A Rovato più fondi per la scuola: varato un piano da 3,2 milioni

Meno studenti, più investimenti. Può sembrare un paradosso, ma a Rovato il piano per il diritto allo studio varato dalla maggioranza (l’ultimo firmato dalla Giunta del sindaco Tiziano Belotti, in scadenza di secondo mandato) mette sul piatto una cifra veramente considerevole: 3milioni e 200mila euro, 100mila euro in più del piano (anch’esso record) del 2024.
Meno nascite
Il tutto di fronte a un calo delle iscrizioni, legato alla tendenza demografica che investe non da oggi il nostro Paese. Fino a ora, la capitale della Franciacorta aveva più o meno compensato il calo di nuovi nati con l’arrivo di giovani coppie dai comuni circostanti. Un trend ora rallentato, come mostrano i numeri del piano, presentato dall’assessore Valentina Bergo: «Il trend demografico, che aveva visto un incremento tra il 2020 e il 2022, è ora in calo»: si è passati da 192 nuovi nati nel 2022 a 164 del 2023 e 161 del 2024.
Di pari passo, ovviamente, vanno le presenze nelle scuole, a partire dalle primarie. Con la sola eccezione della frazione Sant’Andrea, che passa da 132 a 141, gli altri poli sono o stabili (come Duomo) o in calo. La centrale «Ai Caduti» passa da 563 a 556 alunni, frazione Lodetto da 94 a 78. Dieci iscritti in meno per le medie Leonardo Da Vinci. Calcolando anche le scuole per l’infanzia e l’istituto d’istruzione superiore Lorenzo Gigli, Rovato resta comunque uno dei poli educativi più importanti di tutto l’Ovest, potendo contare su una popolazione scolastica di 3.419 bambini e adolescenti.
Per «garantire a ogni scuola e a ogni rovatese di domani il diritto all’istruzione», aggiunge la Bergo, «abbiamo investito in maniera strategica. Crediamo di lasciare una scuola capace di affrontare le sfide del presente e soprattutto quelle del futuro», a partire dall’aumento dei bisogni educativi speciali e dei fondi per le disabilità, a cui viene dedicato oltre un terzo (1,2 milioni di euro) del piano complessivo, che supera i 3 milioni di euro.
Fuori da questi conteggi ci sono gli investimenti in edilizia scolastica. Due, al riguardo, i progetti più significativi in campo, entrambi con fondi Pnrr, pari a circa 4 milioni di euro. Da un lato la sistemazione del seminterrato della primaria Ai Caduti, in pieno centro storico, per ospitare la mensa di centinaia di alunni, oggi divisi su tre turni nei locali del vicino oratorio San Giovanni Bosco. Dall’altro la nuova scuola per l’infanzia statale di via Santa Caterina, che raddoppierà di fatto gli spazi dell’attuale struttura. Su questo fronte resta da capire se si creeranno sinergie con alcune scuole private o convenzionate presenti nella capitale della Franciacorta.
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