«RomagnaNostra», l’asilo rinasce grazie alla generosità dei bresciani

Solarolo torna a sorridere con i fondi raccolti da Editoriale Bresciana e Fcb col supporto di Acb
Solarolo, l'asilo rinasce grazie ai bresciani
AA

È bastata solo la notizia che i fondi per la ricostruzione ci fossero tutti per ridare speranza ai cittadini di Solarolo, piccolo borgo della Bassa Romagna, poco più di 4mila anime, duramente colpito dall’alluvione dello scorso 17 maggio. Grazie alla generosità dei bresciani, l’asilo nido «Lo Scarabocchio» tornerà presto a risplendere. «Riportare quella struttura alla sua piena efficienza - ha detto il sindaco, Stefano Briccolani - potrà rappresentare per i nostri cittadini un passo in avanti verso la riscoperta di quella normalità che ancora si fa fatica a ritrovare».

A misura di bambino

Il primo cittadino ha ospitato ieri mattina nella sala consigliare del suo municipio chi ha reso possibile in così poco tempo raggiungere questo traguardo: Pierpaolo Camadini, presidente dell’Editoriale Bresciana, e Mario Mistretta, presidente della Fondazione comunità bresciana, che insieme hanno portato anche i saluti di Cristina Tedaldi, sindaco di Leno e presidente dell’Acb, assente per motivi istituzionali. Insieme, le tre realtà bresciane hanno promosso la raccolta fondi «RomagnaNostra» che, grazie al grande cuore dei bresciani, ha finanziato la ricostruzione del nido. «Risistemare questo asilo - ha aggiunto Briccolani - porta un beneficio che è concreto ma al tempo stesso simbolico. Il nido, con i suoi 40 posti, è oggi una necessità per le coppie giovani e soprattutto per le mamme che vogliono conciliare casa e lavoro. Da una prima stima che avevamo fatto, i costi e i tempi per recuperarlo ci avevano fatto temere che per anni saremmo rimasti in una situazione di precarietà». Paura svanita grazie a «RomagnaNostra» e a «Un aiuto subito», raccolta promossa dal Corriere della Sera e da La7, che hanno unito le forze per raggiungere la cifra di 774.613,10 euro necessaria non solo a ricostruire l’asilo, ma a renderlo più efficiente e a misura di bambino. Il progetto, ancora in fase di realizzazione, è stato presentato a grandi linee dall’ingegnere Aminta Domenico Marchetti, a capo del gruppo di tecnici che sta lavorando alla ricostruzione del nido.

Sinergie

Pierpaolo Camadini ha voluto quindi sottolineare la «concretezza dell’Editoriale Bresciana e della Fondazione comunità bresciana, coltivata negli anni, anche nel vigilare su come vengono utilizzate le risorse che i bresciani mettono a disposizione con generosità». Camadini ha quindi ricordato la sinergia con Rcs e La7, che ha reso possibile la realizzazione di questo progetto «che costituirà l’opera simbolo di questo concorso alla ricostruzione che ha visto i fondi dei bresciani impegnati su più fronti: dall’acquisto di mezzi per la Protezione Civile e per un’associazione di volontari del welfare all’impegno per risollevare una Rsa colpita dall’alluvione». Il notaio Mistretta ha ribadito «l’unione virtuosa che tende a rendere efficiente il dono, la filantropia, la generosità del nostro territorio attraverso questa joint venture tra Editoriale e Fondazione», mentre il vicedirettore del Gdb, Giorgio Bardaglio, ha voluto sottolineare l’elemento della «fiducia che spiega il rapporto di una comunità con il proprio giornale. Purtroppo - ha concluso Bardaglio - noi riportiamo tutti i giorni delle brutte notizie, mentre in questo caso i bresciani sono autori di una buona notizia, che racconta di quanto siano relative le distanze quando c’è bisogno di dare una mano». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.