Risse e rapine, il questore chiude la discoteca Art per 20 giorni

Prende le mosse da un esposto di alcuni residenti, esasperati per la situazione che si era venuta a creare, la decisione del questore Paolo Sartori di sospendere la licenza, e quindi far scattare l’immediata chiusura, dell’Art Club Disco di via del Mella a Desenzano del Garda. Uno dei locali più noti della zona in cui la musica si deve fermare, proprio all’inizio della stagione estiva.
Nella nota diffusa nelle scorse ore, da via Botticelli si spiega che la questura ha rilevato «gravi problematiche per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini che si sono venute a creare – culminate in gravi e reiterati episodi di violenza con feriti, di rapine di oggetti preziosi e di furti ai danni di clienti – peraltro segnalate dagli abitanti nella zona con un formale Esposto fatto pervenire all’Autorità di Pubblica Sicurezza, esasperati per il contesto di insicurezza diffusa e di qualità della vita compromessa a causa del comportamento tutt’altro che civile tenuto dagli avventori, richiedendo nel contempo azioni tempestive ed efficaci a garantire la salvaguardia del benessere comune. Lo scorso 24 dicembre è stato teatro del tentato omicidio nei confronti di un ragazzo 24enne avvenuto per motivi connessi ad un violento litigio avvenuto all’interno del medesimo Locale».
Per la Polizia però la situazione non è migliorata «La situazione complessiva, tuttavia, è degenerata nelle ultime settimane, allorquando, a causa di svariati episodi di violente discussioni poi passate alle vie di fatto, nonché di vere e proprie aggressioni fisiche per futili motivi, oltre che ad episodi di furti e rapine di collanine ed oggetti preziosi».
In questi casi Polizia e Carabinieri dovuti intervenire ripetutamente «distogliendo in tal modo ed in più occasioni le Forze dell’Ordine dalla normale attività di controllo del territorio».
Il questore poi punta il dito contro il gestore che questa situazione «l’ha sostanzialmente tollerata, in quanto risulta che non abbia provveduto a sollecitare personalmente l’intervento della Forza Pubblica, in considerazione del fatto che nella rissa, come si è visto, erano direttamente coinvolti anche suoi dipendenti»
La delusione del gestore
Deluso e rammaricato il gestore dell'Art Francesco De Salvia: «Abbiamo sempre collaborato e questo è il risultato. Abbiamo chiesto una audizione al questore che non ci ha neppure ricevuto, abbiamo prodotto delle memorie difensive che non sono servite e poi ci hanno chiuso».
Quello del gestore dell'Art è uno sfogo amaro: «Dal 2010 siamo in costante contatto con le forze di polizia. Abbiamo 84 telecamere e 13 addetti alla sicurezza. Quando si è verificato qualche fatto abbiamo soccorso noi, con nostre squadre di pronto soccorso, le persone ferite, bloccato noi gli aggressori e chiamato il 112 ma tutto questo non ci viene riconosciuto. Io purtroppo non posso riconoscere un pregiudicato che entra ed essendo un locale pubblico non posso tenere fuori le persone.
Ci abbiamo provato ma è successo che fossero queste persone a chiamare la Polizia perché non aprivamo anche a loro. Sono davvero rammaricato, mi verrebbe voglia di chiudere ogni rapporto con la polizia e fermare questa collaborazione che mi pare sia a senso unico»
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