Remedello, ordinazione in Cile per padre Carlos: resterà in paese

«Grazie perché, in questo tempo insieme, mi avete insegnato tanto. Vi chiedo di aiutarmi a essere un buon prete; correggetemi quando necessario, per non dimenticare mai da dove vengo e che, prima di tutto, sono un cristiano, un discepolo chiamato a camminare insieme a voi»: sono queste le prime parole di padre Carlos, rivolte anche ai parrocchiani di Remedello.

Il religioso piamartino le ha pronunciate ieri dal santuario di Maipù, in Cile, suo Paese di origine, al termine della sua ordinazione presbiterale: Carlos Iván Romero Villarroel, animatore spirituale degli oratori di Remedello e formatore all’Istituto piamartino Bonsignori, è diventato sacerdote e ora è ufficialmente «padre Carlos».

La commuovente cerimonia

Anche dall’Italia si è potuto assistere alla commovente cerimonia, grazie alla diretta resa disponibile su YouTube: è stata celebrata nel giorno della Madonna del Carmine, patrona del Cile, e presieduta dall’arcivescovo della capitale Santiago, il cardinale Fernando Chomalì Garib. Ad accompagnare il neosacerdote in questo importante momento era presente anche il superiore generale piamartino padre Benedetto Picca, con un paio di studenti della quarta liceo Paritario Bonsignori, nonché la sua famiglia.

A Remedello, il religioso, sino ad ora come diacono, si è occupato prevalentemente degli oratori e della formazione dei giovani, prima al liceo e scuola media paritari e poi, nell’anno scolastico 2024-2025, al Centro di formazione professionale.

La missione a fianco dei giovani

«Al mio ritorno, il primo di settembre, diventerò vicario parrocchiale di Remedello Sopra e Remedello Sotto e continuerò a occuparmi degli oratori, aiutando il parroco padre Igor – ci ha spiegato poche ore prima dell’ordinazione –. Inoltre diventerò l’animatore spirituale del Centro di formazione professionale Bonsignori». In linea con il carisma piamartino, proseguirà quindi la sua missione a fianco dei giovani: «La conoscenza della Congregazione della Sacra famiglia di Nazareth, la devo, in particolare, a mia mamma: fu lei a consigliarmi la realtà piamartina – ci ha raccontato, ripercorrendo il percorso che lo ha portato sino alla giornata di ieri –. In questi giorni mi sono sentito accompagnato dalle persone di Remedello, che mi aspettano, per continuare il nostro cammino insieme. Grazie a tutti: sostenetemi con la vostra preghiera e vicinanza».