Il progetto «Randaccio» approda in Consiglio: resta il nodo parcheggi

Ieri l’ok della commissione, ora va approvata la nuova variante al Pgt. Intanto la Loggia chiede garanzie sulla sosta
Via Lupi di Toscana: l’ingresso dell’ex caserma Randaccio - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Via Lupi di Toscana: l’ingresso dell’ex caserma Randaccio - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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La delibera sulla ristrutturazione della ex caserma Randaccio, lunedì prossimo, tornerà in Consiglio comunale. L’assise è chiamata ad approvare una nuova variante al Pgt necessaria per rendere compatibile il progetto definitivo del Demanio dello Stato, che prevede la realizzazione della nuova sede provinciale dell’Agenzia delle Entrate.

La commissione Urbanistica, ieri, ha dato parere favorevole all’unanimità al progetto (i consiglieri di minoranza non hanno partecipato al voto). Per l’avvio della gara d’appalto per la progettazione esecutiva si attende ora solo il via libera di Palazzo Loggia.

Investimento e valore

L’investimento ammonta a 57 milioni di euro e prevede la trasformazione degli edifici storici in spazi moderni per accogliere circa 500 addetti dell’Agenzia delle Entrate, Prefettura e Carabinieri. Il progetto definitivo è stato presentato il mese scorso nell’ambito di una Conferenza dei Servizi.

Manzoni ha sottolineando il valore della riqualificazione e la funzione pubblica di rilievo, ma ha precisato di aver posto con forza una condizione prioritaria: la soluzione del problema della sosta. Per questo l’Amministrazione ha chiesto al Demanio di avviare un percorso parallelo per individuare nuove aree di parcheggio all’interno o in aree statali vicine. Richiesta avanzata anche formalmente durante la Conferenza dei Servizi e condivisa con Prefettura, Carabinieri e Soprintendenza.

Sul piano tecnico, l’assessora Tiboni ha illustrato le quattro varianti urbanistiche individuate: riduzione del perimetro d’intervento, che esclude la caserma dei Carabinieri e l’edificio a sud (oggi in concessione al Comune e sede di associazioni); eliminazione del mix funzionale originario (servizi e residenza), con destinazione interamente a servizi pubblici; introduzione di una nuova edificazione sul sedime dell’ex cavallerizza (Fabbricato C), oggi parcheggio, destinata ad archivio, non prevista dal Pgt e quindi oggetto di variante specifica; adeguamento degli standard di parcheggio.

Passaggi

Il progetto
Il progetto

L’architetta Elena Todeschini, dirigente dell’Area pianificazione urbana del Comune, ha descritto nel dettaglio l’intervento: i fabbricati A e B accoglieranno gli uffici dell’Agenzia delle Entrate; il fabbricato C sarà ricostruito con un linguaggio architettonico moderno fra le due facciate storiche conservate; l’area della Prefettura verrà mantenuta con percorsi e parcheggi riordinati. Gli interventi vanno dal restauro conservativo alla ristrutturazione, fino alla nuova costruzione dell’ex cavallerizza, senza aumenti complessivi di superficie lorda. Il progetto, seguito passo per passo dalla Soprintendenza che proprio ieri ha dato il suo benestare, garantirà anche la permeabilità pedonale e carrabile, con nuovi attraversamenti est-ovest che ne favoriranno l’integrazione nel tessuto urbano.

La delibera approda dunque in Consiglio per l’armonizzazione urbanistica, ma resta aperto il confronto con il Demanio per la ricerca di soluzioni sulla sosta e per definire un piano di realizzazione che tenga conto delle esigenze del quartiere e dei cittadini. Un passaggio tecnico, ma decisivo, in una vicenda che riporta in primo piano il delicato equilibrio fra Stato e territorio, fra progetti calati dall’alto e pianificazione locale.

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