Droga e telefoni in carcere, condanna a 3 anni per un agente

Si è chiuso con sei condanne, a pene tra un minimo di otto mesi e un massimo di sei anni, e due assoluzioni il processo in Abbreviato per otto delle 13 persone complessivamente coinvolte nell’inchiesta della Procura della Repubblica che ha permesso di fare luce su un traffico di droga, telefoni e sim card verso i detenuti che erano in cella a Canton Mombello tra il 2020 e il 2022. Un illecito commercio che ha potuto andare avanti grazie all’appoggio, ben pagato, di un agente della Polizia penitenziaria in servizio nel carcere cittadino.
La sentenza
Il giudice Cesare Bonamartini ha condannato Giuseppe Di Leo, assistente capo della Penitenziaria, alla pena di tre anni per aver agevolato, mettendosi in tasca oltre 12mila euro, il passaggio verso le celle di cocaina e cellulari, ma anche di lettere che nessuno controllava e perfino della chiave di una cassetta di sicurezza. Per lui la Procura aveva chiesto tre anni e otto mesi.
La condanna più pesante è stata quella per Francesco Leone che si è visto comminare sei anni di carcere, anche se la sentenza ha dimezzato la richiesta della Procura che, nell’udienza di fine giugno, era stata di 12 anni due mesi. Il 64enne di origini baresi, e già conosciuto per aver preso parte al sequestro del ragioniere di Silvio Berlusconi, nella ricostruzione dell’accusa avrebbe infatti organizzato la corruzione dell’agente della Polizia penitenziaria, trovando così la strada per eludere i controlli e far arrivare ai detenuti il materiale vietato.
Condanna poi a cinque anni e quattro mesi per Ernesto Settesoldi, ad un anno e sei mesi per Enrico Carella, e ad un anno e dieci mesi per Nicolò Fornasari mentre otto mesi, con pena sospesa, la condanna stabilita per Elisabetta Tagietti, segretaria dell’avvocato milanese che ha invece scelto il processo in dibattimento.
Assolti invece Antonio Leone e Simona Moretti la cui posizione comunque era già stata stralciata.
Ancora in corso invece il processo per gli imputati a dibattimento.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato