Animali e regoli in stop-motion: alunni bresciani premiati a Torino

Sceneggiatori, disegnatori, animatori, doppiatori e produttori. Tutti tra i 5 e i 10 anni. Talmente bravi da essere anche premiati. Questo quanto successo ai bambini della scuola dell’infanzia Rodari di Bovezzo, della 1ªA della primaria Collodi di Bovezzo e del laboratorio extrascolastico della primaria Tito Speri della città che, nell’anno 2024/’25, hanno seguito le lezioni degli educatori e degli artisti di «Pane blu» che li hanno accompagnati nella scoperta dell’animazione e della tecnica dello stop-motion.
Riconoscimento
L’ultimo riconoscimento in ordine di tempo è stato quello del «Sottodiciotto film festival» di Torino che dà visibilità ai progetti audiovisivi realizzati in ambito scolastico, extrascolastico e post-diploma. In Piemonte i bambini della Collodi di Bovezzo, con il loro «La lotta degli animali a 4 e degli animali a 6 zampe» sono arrivati primi nella sezione Animazione.

Nella stessa categoria menzione speciale per «Regoli a mano libera» del laboratorio della primaria Tito Speri; menzione speciale Rai kids per «A E I O U – Il vocalario», realizzato dai grandi della scuola dell’infanzia Rodari di Bovezzo e per «Oltre i confini», realizzato dalla classe 5ªB della Collodi di Bovezzo.
Ma i nostri baby cineasti ne hanno ricevute altre: «Oltre i confini» della 5ªB della Collodi ha conquistato, infatti, anche il primo premio al festival Animanie di Pilsen (Repubblica Ceca) e «A E I O U» al Festival Fecea di Alvorada in Brasile.
La formazione
Tutto parte, come detto, dai corsi di «Pane blu», ente del Terzo settore che si occupa di progetti educativi che mettono al centro i linguaggi dell’arte collaborando con artisti con competenze educative. «L’artista guida il gruppo in un percorso creativo – spiega Irene Tedeschi, responsabile dei progetti educativi dell’ente – che porta alla realizzazione di un’opera d’arte. In questo caso audiovisivi».
I percorsi delle due scuole bresciane sono simili per quanto riguarda la formazione, ma «quello di Bovezzo è realizzato con tutta la classe – continua Tedeschi – grazie al progetto Cips (Cinema e immagini per la scuola) del ministero, mentre quello della Tito Speri è stato realizzato in orario extracurricolare grazie al Comitato genitori».
I bambini, durante le ore di formazione, prendono confidenza con i linguaggi cinematografici e con la tecnica dello stop-motion. Vengono, quindi, realizzati personaggi e sfondi con carta o plastilina, ripresi in un mini-set fotografico e, da ultimo, animati.
Competenze
«L’obiettivo – spiega Tedeschi – è far riflettere i bambini sul linguaggio audiovisivo e impadronirsene. Nella nostra società, infatti, le informazioni arrivano non solo verbalmente, ma anche attraverso l’audiovisivo. Imparare anche questo modo di comunicare crea cittadini in grado di sviluppare questo tipo di informazioni e permette di partecipare meglio alla vita della comunità».
Non solo: lavorare in gruppo fa sviluppare anche competenze sociali, come il rispetto reciproco e l’ascolto. Senza contare che operare con le immagini rende il laboratorio inclusivo perché può essere frequentato attivamente, senza difficoltà, anche a chi non padroneggia ancora bene la lingua italiana o è, tanto per fare un esempio, dislessico.
«Il fatto di partecipare ai concorsi, infine, non è obbligatorio, ma – dice la responsabile dei progetti educativi – il cinema nasce per essere visto e questo fa parte del processo creativo. Il premio è una gratificazione e riconosce il lavoro svolto, ma l’obiettivo è proprio la visione. Far viaggiare un messaggio».
I racconti
Nei corti, infatti, ci sono i mondi dei bambini che li hanno realizzati: gli alunni della Collodi di Bovezzo hanno dato vita ad una storia dell’Ecuador con animali a 4 e 6 zampe che si danno battaglia la cui morale è che «se i piccoli si mettono insieme possono diventare imbattibili».

I giovani registi della Tito Speri, invece, hanno donato un’anima a uno strumento che solitamente viene usato per fare addizioni e sottrazioni: i regoli. Questi, così, prendono vita e forme diverse diventando animali, ballerini, fiammiferi e foreste. Liberando la fantasia.
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