Paratico, il Comune vende cinque aree per pagare le manutenzioni

Più di mezzo milione di euro per far quadrare il bilancio e garantirsi manutenzioni fondamentali, per prima la sostituzione della vecchia caldaia della scuola: i 538mila euro e le manovre per reperirli sono stati al centro del Consiglio comunale di qualche giorno fa, quando l’Amministrazione ha approvato la vendita di cinque aree già urbanizzate a privati nel Piano delle alienazioni 2025-2027. Un lavoro che il sindaco Carlo Tengattini ha spiegato essersi concentrato su «asset non strategici per paese e comunità», che ha riguardato un totale di 6.057 metri quadri.

Nel dettaglio

La vendita più rilevante, per 242.720 euro, è il diritto di utilizzo dei 3.034 metri quadri del seminterrato del supermercato Md, all’interno del piano particolareggiato ex Rivatica ed ex ferrovia dove il Comune, in questi anni, ha gestito un parcheggio a pagamento (rendita nel 2024 di 30mila euro) che diventerà proprietà esclusiva del supermercato. L’altra alienazione a sei cifre riguarda i 2.195 metri del parcheggio di fianco alla Lidl che il municipio cederà alla stessa Lidl per 197.563 euro e che, poi, il negozio potrà adibire a parcheggio privato a uso dei clienti.

Anche la terza delle cinque compravendite coinvolge un supermercato, questa volta l’Italmark, a cui il Comune sta per vendere la proprietà dei 663 metri che circondano il negozio di via Cavour per 59.670 euro, mantenendone l'uso pubblico. Le altre due aree in vendita sono una striscia di 140 metri quadri per 35mila euro in via Mazzini, di fronte ad attività commerciali, e 25 metri quadri per 3.250 euro alle residenze ex Montalto, per installare un addolcitore d’acqua potabile.

Botta e risposta

La capogruppo della minoranza «Sosteniamo Paratico», Clara Alberti, ha criticato la manovra perché trova «assurdo vendere 6.000 metri quadri di territorio per pagare le manutenzioni: quando queste piccole risorse saranno finite – ha detto – quali stampelle troveranno gli amministratori per reggere i bilanci?». Il sindaco ha ricordato che la sua Amministrazione vende «solo risorse marginali e mai centrali o strategiche» e che negli ultimi mesi ha «salvato dall’alienazione 5.000 metri al centro sportivo, 200 metri di fronte alla Boheme e 800 metri in via di privatizzazione nel parco delle Erbe danzanti».