Padernello, il ponte San Vigilio ha riaperto dopo il restauro

Era stato chiuso quasi un anno fa perché insicuro. Ora ha riaperto dopo un minuzioso restauro.
Il Ponte San Vigilio, opera d’arte in natura realizzata con rami di castagno da Giuliano Mauri tra il 2007 e il 2008, era stato danneggiato dal maltempo che aveva colpito la Bassa nei primi giorni del mese di agosto 2024, e non era più stato possibile percorrerlo.L’intervento
«In accordo con la famiglia di Giuliano Mauri e con l’associazione che da lui prende il nome – ha spiegato Domenico Pedroni, presidente della Fondazione Castello di Padernello Ets –, abbiamo deciso di intervenire per sistemare il ponte. Si è trattato di un intervento oneroso, impegnativo, ma al tempo stesso doveroso. Abbiamo così sottoscritto una convenzione con il Comune per questo intervento straordinario e anche per la manutenzione ordinaria che facciamo ogni anno, questo perché una cura costante consente una maggiore conservazione e durata nel tempo dell’opera».
Sotto la guida dell’ingegner Sandro Guerini, la fondazione Mauri ha così chiamato a raccolta esperte maestranze del posto, come la ditta Gema Costruzioni di Borgo San Giacomo, che avevano lavorato alla costruzione del ponte.
Il manufatto
Il manufatto, solo poche settimane prima della tempesta che l’ha distrutto, era stato oggetto di un’opera di «rammendo», rispettosa e consapevole, portata a termine da alcuni volontari che, di buon mattino, per evitare le ore più calde della giornata, con formidabile bravura avevano «ricucito» con più di 370 polloni di castagno. Dopo aver ripulito le rive della roggia sottostante, avevano sistemato gli elementi lignei dell’intreccio e recuperato i lembi sfilati, intrecciandoli con legni solidi e flessibili che rafforzano ora la trama, ora l’ordito, restituendo al ponte la sua forma complessiva e l’originaria solidità. Per finire, la struttura era stata protetta con appositi impregnanti per isolare le fibre vive e preservarle. Sfortuna ha voluto che poco dopo la caduta di una quercia l’abbia danneggiato.
I ringraziamenti
«Il ripristino è stato possibile grazie alla Fondazione Castello di Padernello, al Comune, alla Cassa rurale di Borgo San Giacomo, a Cassa padana, Banca del territorio lombardo, Bcc Agro bresciano e Bcc Brescia», ha concluso Pedroni.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.