CronacaGarda

Padenghe in testa per i redditi ma anche per le disuguaglianze

Il Comune gardesano si distingue per un numero elevato di residenti sopra i 120mila euro lordi annui, ma anche per una percentuale rilevante sotto i 15mila
Una veduta di Padenghe sul Garda - © www.giornaledibrescia.it
Una veduta di Padenghe sul Garda - © www.giornaledibrescia.it
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In testa per reddito, ma anche per diseguaglianza. Padenghe guida la classifica provinciale dei redditi dichiarati, ma anche quella del divario più marcato tra chi ha molto e chi ha poco. Una doppia vetta che accende il riflettore su un’area dove la ricchezza è visibile, ma non sempre condivisa. Il piccolo comune gardesano si distingue per un numero altissimo di residenti sopra i 120mila euro lordi annui, ma anche per una quota rilevante sotto i 15mila.

Il sindaco Zuliani

Il sindaco Albino Zuliani, però, invita a leggere i dati «dalla parte alta»: «Quel numero appare sfalsato perché abbiamo ricchi che lo sono davvero molto. La discrepanza nasce da lì». Nessun allarme sociale, assicura: «Le situazioni di fragilità estrema sono rarissime, anche tra gli stranieri. I servizi sociali sono quasi tranquilli, e molti colleghi sindaci farebbero la firma». A incidere, semmai, è il mercato immobiliare: «I prezzi non sono da residenti, sono da turisti benestanti. Già venticinque anni fa, con il piano regolatore, fissammo la metratura minima a 85 metri quadri: questo ha favorito la nascita di ville e villaggi residenziali, non turistici. E ha portato anche lavoro, nel settore del giardinaggio e non solo».

Non solo Padenghe

Ma Padenghe non è sola. Nella top ten dei comuni con maggior diseguaglianza, spiccano quasi esclusivamente paesi gardesani: Gardone Riviera, Desenzano, Polpenazze, San Felice, Moniga. Tutti affacciati sul lago, tutti segnati da una crescente polarizzazione. Fa eccezione Manerba, che nella classifica si piazza al novantesimo posto. Un’anomalia evidente, visto che con Padenghe, Moniga, Polpenazze e San Felice condivide non solo i confini, ma l’identità territoriale della Valtenesi.

Una foto di Manerba del Garda - © www.giornaledibrescia.it
Una foto di Manerba del Garda - © www.giornaledibrescia.it

Il sindaco Flaviano Mattiotti prova a spiegare: «Si può ancora vivere a Manerba. L’attrattività del paese è più eterogenea, anche come offerta abitativa. Non abbiamo solo case di lusso che attirano persone abbienti».​​​​​​ Un’anomalia che rompe la continuità del «modello Garda» e suggerisce che non ovunque la ricchezza si concentra allo stesso modo. A Manerba, almeno per ora, la forbice resta meno tagliente.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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