Infiltrazioni criminali, a Brescia 2mila imprese a potenziale rischio

L’infiltrazione delle organizzazioni criminali nell’economia legale negli ultimi anni ha assunto connotazioni nuove: le mafie non si limitano più a controllare aziende per facilitare il riciclaggio di denaro ma stanno sviluppando strategie relazionali di lungo termine per radicarsi stabilmente nel tessuto economico e sociale. Secondo i dati raccolti nella recente mappatura dell’Unità di informazione finanziaria per l’Italia (Uif), sulla base delle segnalazioni per operazioni sospette, circa il 2% delle imprese italiane, quasi 160.000 imprese, è potenzialmente infiltrato dalle organizzazioni criminali.
Nel Bresciano
Le regioni meridionali registrano una maggiore incidenza, ma anche le regioni settentrionali sono significativamente interessate. La provincia di Brescia viene collocata tra quelle con il maggiore indice di incidenza nelle regioni del Centro-Nord, superiore a quello di numerose province del Mezzogiorno. Applicando, con un mero esercizio statistico, alla provincia di Brescia il «tasso standard di infiltrazione» del 2%, avremmo, nella nostra provincia, oltre 2mila imprese potenzialmente infiltrate dalla criminalità organizzata.
I settori maggiormente esposti vanno dall’edilizia, ai trasporti, dalla gestione dei rifiuti alla fornitura di energia elettrica e gas e, ancora, ai servizi alle imprese, confermando il ruolo centrale delle organizzazioni criminali in ambiti regolati o con forti legami con le gare pubbliche.
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