Operaio morto in cava, Prevalle in lutto per Adriano Mazzelli

Dolore a Prevalle per la tragica scomparsa di Adriano Mazzelli, l’operaio di 53 anni morto oggi a Botticino, schiacciato in cava da una lastra di marmo.

Mazzelli era molto conosciuto in paese, dove si era trasferito da Gardone Valtrompia dopo il matrimonio. Da una dozzina d’anni, egli dedicava l’intero suo tempo libero allo sport, in qualità di allenatore dell’Accademia Prevalle calcio. Nell’ultimo biennio, in particolare, si era occupato del gruppo Esordienti della società collegata del Calvagese, che pure fa capo alla struttura prevallese.

Nel saluto affidato ai social, l’Accademia sottolinea come Adriano Mazzelli «non fosse solo un allenatore, ma un esempio. Un uomo che, dopo una lunga giornata trascorsa nelle cave di marmo, trovava ancora la forza e la voglia di indossare pantaloncini e scarpette per allenare i nostri ragazzi. In quei momenti, sporco di polvere ma pieno di entusiasmo, ci ricordava cosa significhi amare questo sport e trasmetterne i valori più autentici. Ci mancheranno il suo sorriso discreto, i suoi incitamenti, la sua dedizione; con semplicità e cuore, ha lasciato un segno indelebile nei nostri spogliatoi e nelle vite di tanti giovani calciatori».

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Una testimonianza ulteriore è quella di Giovanni Alessandro Benedetti, sindaco della vicina Muscoline e a lungo al fianco di Mazzelli, dapprima come segretario e oggi come consigliere dell’Accademia Prevalle.

«Il nostro ultimo incontro risale a pochi giorni fa – ricorda, commosso –. Avevamo organizzato un importante torneo, con una ventina di squadre di tutto il nord Italia. Anche in quell’occasione, Adriano non si era risparmiato e, infilata la giacchetta di arbitro, aveva diretto partite da mattina a sera. Instancabile, generoso come sempre. La sua scomparsa lascia davvero in noi un vuoto incolmabile».