Omicidio Bozzoli, perché secondo i giudici d'appello «Giacomo ha ucciso lo zio»

Nelle motivazioni della conferma della condanna all’ergastolo per l’omicidio di Marcheno scrivono che «tutti i percorsi probatori portano al nipote». C'entrano anche i ruoli di Ghirardini e Maggi
Mario Bozzoli al lavoro nei pressi del forno della fonderia - © www.giornaledibrescia.it
Mario Bozzoli al lavoro nei pressi del forno della fonderia - © www.giornaledibrescia.it

C’è anche un punto esclamativo nelle 154 pagine di motivazioni della conferma in appello della condanna all’ergastolo di Giacomo Bozzoli. «L’omicidio di Mario Bozzoli è stato commesso in un ristretto ambito spaziale e temporale in cui gravitano, oltre all’imputato, Ghirardini e Maggi. È questo il dato probatorio che domina sovrano nel processo!» scrivono i giudici ricostruendo il giallo dell’imprenditore di Marcheno, svanito nel nulla l’8 ottobre 2015. Così come spiegato anche in primo grado, no

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