Nuovo Codice della Strada, crolla il consumo del vino nei locali
Per sette esercenti su dieci il nuovo Codice della Strada ha fatto crollare il consumo di alcolici in bar e ristoranti. Il calo riguarda soprattutto il vino, ma anche i superalcolici e, in misura più ridotta, la birra. Per sopperire alla conseguente riduzione degli incassi un imprenditore su due ammette di non aver adottato particolari strategie, mentre il 13% sostiene di aver ampliato l’offerta di cocktail analcolici e bevande alternative. È quanto emerge da un sondaggio di Confesercenti Lombardia Orientale al quale hanno risposto quasi 300 attività distribuite nelle province di Brescia, Cremona e Mantova.
Più sicurezza
L’occasione per parlarne si è presentata ieri durante il convegno organizzato dall’associazione di categoria per fare chiarezza su questo e altri temi caldi che interessano il settore. L’impatto del nuovo Codice della Strada è stato, infatti, molto forte nonostante le modifiche introdotte in termini di contrasto alla guida in stato di ebbrezza (che – ricordiamo – non riguardano i limiti, ma le sanzioni) siano «poche».
Federica Deledda, comandante della Polizia Stradale di Brescia, ha parlato di «interventi chirurgici» più che di riforma: «La norma è stata veicolata male. Spiace constatare che voi che siete i nostri migliori alleati – ha detto rivolgendosi ai tanti esercenti presenti nella sala di via Salgari – avvertiate queste novità come qualcosa che vi danneggia. In realtà l’unica finalità del nuovo Codice della Strada è tutelare la sicurezza, obiettivo che sappiamo essere anche vostro».
Illustrati i cambiamenti, precisato che l’obbligo di alcolock scatta solo dopo una condanna con sentenza passata in giudicato, Deledda ha messo in guardia i baristi e i ristoratori circa i rischi che possono incorrere proponendo servizi di trasporto più o meno improvvisati. Il messaggio è stato chiaro: «L’obiettivo della norma non è vessare qualcuno, ma garantire la sicurezza». Dall’ultimo report della Prefettura, a tal proposito, emerge che il numero di patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza non è aumentato rispetto al passato.
Altri problemi
Il settore, si diceva, non sta vivendo uno dei suoi momenti migliori. «Il nuovo Codice della Strada e il decreto Piantedosi (con le linee guida, ad adesione facoltativa, per la prevenzione degli atti illegali e di pericoli) stanno creando una situazione esplosiva in una categoria che stava iniziando a respirare dopo il Covid», ha commentato Corrado Luca Bianca, coordinatore nazionale Fiepet-Confesercenti.
È entrato nel merito dei problemi Emilio Zanola, presidente Fiepet della Lombardia Orientale: «Non c’è personale, le scuole alberghiere non ci aiutano, le novità sugli alcolici hanno scatenato terrorismo psicologico e i servizi di trasporto/taxi che permettano di rientrare a casa in sicurezza non sono sufficienti». Su quest’ultimo punto Stefano Boni, direttore di Confesercenti, ha riferito al pubblico in sala che «è stato avviato un confronto con i taxisti affinché i vostri clienti possano avere un canale privilegiato». E l’assessore alle Attività produttive della Loggia Andrea Poli ha precisato che l’orario della metropolitana può essere esteso solo in occasioni straordinarie perché la linea necessita di manutenzioni notturne da svolgersi in tempi prestabiliti.
Novità
Si è parlato di problemi, ma anche di tre novità positive. Riguardano la semplificazione delle regole dei plateatici contenute nel Milleproroghe (ci saranno novità anche a livello comunale nei prossimi mesi), la norma annunciata per il contrasto del mercato delle recensioni false e il tetto massimo del 5% sulle commissioni che le società dei buoni pasto possono chiedere agli esercenti. Novità, quest’ultima, inserita subito nei nuovi contratti e che necessita di una rinegoziazione dei contratti in essere da eseguirsi entro il primo settembre.
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