Nuovo Centro di accoglienza a Verolavecchia con 24 migranti

Riflettori puntati sul Cas in Consiglio comunale. È stata un’interrogazione della minoranza a portare al centro del dibattito il nuovo Centro di accoglienza straordinaria di Verolavecchia, in funzione da gennaio e che oggi ospita 24 migranti.
Idee in Comune Verolavecchia, guidata da Laura Alghisi, ha chiesto delucidazioni, anche con l’obiettivo di informare la popolazione, sul Centro di accoglienza straordinaria. La sindaca Maura Gualdi ha portato a conoscenza della comunità la nuova realtà presente in paese affermando: «Da gennaio a Verolavecchia è attivo un Cas. L’immobile è stato acquistato per tale finalità da un privato che già da tempo collabora con la Prefettura di Brescia per l’accoglienza di immigrati. La struttura è stata adeguata con ridistribuzione interna dei locali e modificata per dare origine a due unità abitative autonome, disposte ciascuna su un piano.
L’arrivo degli ospiti è stato graduale e anche se non si necessitava di assenso comunale, come sindaco ho incontrato la proprietà per la verifica dell’applicazione delle norme di legge, per la tutela delle persone presenti in esso e per il rispetto del numero idoneità alloggiativa, per quella degli ospiti e della comunità. Grazie al dialogo con il consigliere provinciale Daniele Mannatrizio, ci sono stati vari incontri con la Prefettura e per una migliore gestione dell’ordine pubblico si è convenuto di ospitare stranieri presenti già in Italia e disposti a collaborare per l’integrazione».
Incontri
Nella struttura, al completo, sono presenti 24 migranti dal Bangladesh e Pakistan già da mesi in Italia, con un’età compresa tra i 20 e i 45 anni. Inoltre, la prima cittadina Gualdi, la Giunta, i Servizi sociali e il comandante della Polizia locale hanno incontrato i nuovi arrivati per conoscerli e capire come aiutarli sul fronte dell’integrazione.
Per la collocazione lavorativa l’Amministrazione ha avuto un confronto con Coldiretti Brescia e il responsabile della sezione di Verolanuova per un eventuale inserimento nel mondo agricolo. Gli ospiti si sono poi iscritti al Servizio di volontari del Comune per lavori sul territorio e tre di loro si stanno occupando della tinteggiatura (lavoro che facevano prima di arrivare in Italia) di locali comunali. Per facilitare la conoscenza della lingua italiana, oltre ai corsi del Cas, grazie alla collaborazione con la Prefettura, la Croce Rossa farà un corso di italiano integrativo ed è stata contattata la Cooperativa Next di Parma, attiva dell’inclusione lavorativa e sociale.
«Come minoranza- ha detto Laura Alghisi - siamo soddisfatti della risposta ricevuta e auspichiamo, per il futuro, un maggiore coinvolgimento anche per poter rispondere al meglio alla popolazione per le richieste che ci vengono fatte».
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