«Nonsolpassi», la camminata inclusiva riunisce la Bassa

Sale l’entusiasmo nella Bassa per «Nonsolpassi»: la passeggiata più inclusiva della nostra provincia, capace di emozionare e stupire chi vi partecipa. La seconda edizione della bellissima iniziativa, che anche quest’anno parlerà di solidarietà e condivisione, è stata presentata oggi nella Sala consiliare del municipio di Poncarale, alla presenza delle autorità locali dei comuni limitrofi, tra questi anche San Zeno Naviglio, Flero, Capriano del Colle e Azzano Mella. La manifestazione ha il patrocinio della Provincia di Brescia.
Lavoro di squadra
La camminata, in programma sabato 13 settembre, si svolgerà all’interno del Parco agricolo del Monte Netto. «Questo evento, che lo scorso anno è stato un grande successo – spiega il sindaco di Poncarale, Antonio Zampedri – rappresenta il frutto di un intenso lavoro di rete e di collaborazione tra istituzioni, associazioni, genitori e cittadini volto a promuovere un modello di welfare sociale più attento alle esigenze delle persone con disabilità».
L’iniziativa è stata resa possibile grazie al lavoro svolto dai vari attori al tavolo «Disabilità» comunale di Poncarale, gestito dall’Ufficio servizi alla persona e fortemente voluto dall’assessorato ai Servizi sociali. «Sarà una giornata di promozione dell’inclusione sociale nel nostro territorio – precisa il sindaco di Capriano Stefano Sala –. una manifestazione nata grazie a una forte sinergia tra Amministrazioni, cittadini e associazioni».
Come partecipare
L’iscrizione all’iniziativa è gratuita e aperta a tutti e dovrà essere effettuata mediante compilando il form disponibile sul sito internet di «Nonsolopassi».
«Grazie perché sono manifestazioni come queste che ci permettono di esportare nel mondo le buone pratiche – questo l’intervento di Davide Zubani, direttore di «Si può fare band» che prenderà parte alla giornata –. Quando siamo andati a suonare all’Onu a New York, siamo partiti in 95 e abbiamo raccolto circa 100mila euro dal territorio, e una volta lì mi sono accorto che il nostro modello sociale, sempre in evoluzione, è incredibile. È stata la Bassa bresciana ad averci portato in America e quando vedo iniziative come questo ho la riconferma continua di essere nel miglior posto al mondo per inclusione».
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