Proteste vane: a Motta e Barnile due antenne 5G

Come in un film visto e rivisto, dopo le puntate di Erbanno, Edolo, Pescarzo di Breno e tutte le altre, ora tocca a Niardo. Anche in questo territorio, è in via di installazione un’antenna 5G, anzi, due, nonostante la ferma opposizione dell’Amministrazione e la contrarietà dei cittadini. Esattamente come già successo in tutti gli altri paesi.

Il sindaco Ivan Markus ha scritto in queste ore una lettera aperta ai suoi concittadini, per informarli di quanto sta accadendo, anche perché la notizia della realizzazione delle due infrastrutture sta circolando insistente in paese da giorni. E i cantieri sono stati avviati.

Le antenne 5 G sono in via di costruzione nelle località Motta e Barnile, fuori dal centro di Niardo, in posizione sopraelevata ma comunque vicino alle case. Il Municipio ha messo in atto tutte le attività e le azioni possibili per contrastarne la realizzazione, in particolare attivando «ogni procedura prevista dalla normativa vigente e coinvolgendo gli organi competenti, opponendosi formalmente al progetto al fine di tutelare il territorio».

Ma, come successo alcuni mesi fa a Pescarzo, la società incaricata dall'installazione ha presentato un ricorso e il giudice le ha dato ragione, riconoscendo la legittimità dell’intervento, ritenendo conforme la richiesta di creazione delle antenne 5G alle leggi italiane. E per questo, già da qualche tempo, ha avviato i lavori. «Alla luce di questa decisione del Tribunale – ha dichiarato il primo cittadino - il Comune, pur non condividendo l’esito del giudizio, è comunque tenuto ad adeguarsi e a prendere atto dell’autorizzazione». L’unica cosa che resta possibile effettuare è «continuare a vigilare attentamente sulla situazione e mettere in atto tutte le misure per mitigare l’impatto ambientale delle infrastrutture». Ora, in Valcamonica, la consapevolezza è che Niardo non sarà l’ultimo e si scommette già su quale sarà il prossimo a doversi adeguare.