Nave, il futuro di Villa Zanardelli nel segno dell’inclusione

Villa Zanardelli si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia nel segno della partecipazione e dell’inclusione. Un tempo era la residenza estiva di Giuseppe Zanardelli, statista bresciano e presidente del Consiglio del Regno d’Italia tra il 1901 e il 1903. Dopo la sua morte la proprietà ha subito diverse destinazioni, fino a diventare patrimonio pubblico. Da quel momento il Comune ha deciso di sistemare l’immobile e il grande prato circostante per destinarli ad attività di carattere sociale e culturale.
Il percorso
Oggi il bene pubblico al centro di un percorso di coprogrammazione, promosso dall’Amministrazione comunale guidata da Matteo Franzoni, per rilanciarne le funzioni sociali, culturali e aggregative. Attualmente il complesso ospita una decina di appartamenti destinati a persone anziane e un centro diurno attivo da anni con almeno due aperture settimanali.
Il progetto
«L’obiettivo è rafforzare questa vocazione sociale, rendendo al contempo la villa più attrattiva per famiglie e cittadini di tutte le età – spiega l’assessore ai Servizi sociali, Luca Ruggeri –. Si punta su una gestione efficiente del punto ristoro e sull’organizzazione di eventi che, oltre ad animare gli spazi, garantiscano un presidio costante nel rispetto della tranquillità degli anziani residenti».
Il percorso di coprogettazione è stato avviato a fine giugno con una riunione congiunta delle consulte comunali per il Sociale e la Salute e della Cultura. Hanno partecipato anche alcune realtà sportive. L’incontro ha permesso di raccogliere le prime manifestazioni di interesse da parte degli enti del Terzo Settore intenzionati a contribuire al rilancio del complesso.
Le proposte
«In questa fase preliminare sono già emerse proposte interessanti negli ambiti culturale, aggregativo e sportivo – evidenzia Ruggeri –. La coprogrammazione rappresenta non solo uno strumento di ascolto ma anche un metodo per costruire alleanze durature tra istituzioni e territorio. Il fine è coordinare le risorse della comunità e dar vita a una rete integrata di servizi e relazioni».
Questa fase si concluderà nelle prossime settimane con la stesura di un documento di sintesi, che potrà costituire la base per una successiva progettazione congiunta tra il Comune e alcune realtà del territorio: un passo concreto verso la valorizzazione di Villa Zanardelli come bene comune, nel solco della sua storia.
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