Inclusività, oltre 70 ragazzi con disabilità nei grest bresciani

Sono oltre 70 i ragazzi con disabilità accolti quest’estate nei grest di 28 oratori di Brescia. E che sono seguiti nelle attività da una sessantina di accompagnatori ad personam. Un servizio di inclusione che vale più di 80mila euro, reso possibile da un patto tra realtà pubbliche e private della città: al contributo delle parrocchie si sono aggiunti infatti i fondi stanziati dal Comune, con l’assessorato alle Politiche giovanili, dalla Congrega della carità apostolica, dalla Centrale del Latte e da Fobap. All’iniziativa partecipa anche la cooperativa «La mongolfiera», specializzata nei servizi a persone disabili.
Patto inclusivo
Una «sinergia», sviluppata in dialogo con il Centro oratori e il Servizio diocesano per le persone con disabilità, celebrata ieri con una mattinata nel segno dell’inclusione al grest di sant’Angela Merici a San Polo. «È una cosa bella perché oggi non è facile accompagnare e quando ci sono disabilità importanti occorrono professionalità – ha detto ieri il direttore dell’Ufficio oratori, don Giovanni Milesi –. Non è facile trovare persone disponibili e risorse, ma a Brescia con questa sinergia abbiamo ottenuto un bellissimo risultato che ci permette di andare incontro il più possibile a chi richiede questo supporto. Lo facciamo per questi bambini, ma anche per supportare le loro famiglie».

Il modello Brescia
Unire parrocchie, Comune ed enti privati attorno a un progetto di questo tipo, sottolineano i promotori, non è scontato: «Il modello di Brescia funziona perché mette insieme tante sinergie. L’auspicio è che possa diventare un riferimento imitato da tutti gli altri paesi della Diocesi», ha aggiunto il responsabile del Servizio diocesano per persone con disabilità, padre Domenico Fidanza. Per l’assessora alle Politiche giovanili, Anna Frattini, in questo contesto «fa la differenza lavorare con persone che hanno obiettivi ben precisi».
«Risposta di comunità»
Una «risposta di comunità» per il segretario generale della Congrega, Giorgio Grazioli: «Un’azione di sistema consente di offrire una risposta non estemporanea: se anche altri soggetti, come qualche grossa azienda del territorio, guardassero a questa opportunità di sistema, daremmo risposta a tantissime famiglie. Per questo noi ci stiamo e auspichiamo che ci stiano anche altri».
Nell’estate 2025 sono 180 gli oratori della Diocesi che organizzano grest, con 32mila bambini coinvolti. Nell’oratorio di Sant’Angela Merici in via Cimabue i partecipanti sono 180 tra ragazzi ed educatori e i risultati dell’inclusione, secondo il parroco don Filippo Zacchi, si vedono: «Abbiamo cinque ragazzi disabili seguiti personalmente. Tornano ogni anno e questo vuol dire che si trovano bene e qui al grest si sentono come a casa. E la loro presenza rappresenta un valore anche per gli altri bambini».
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