Oltre 20mila persone sono salite in Castello per il festival Mysteria
Oltre 20mila persone hanno partecipato alla seconda edizione di Mysteria Light Festival, che ha trasformato il Castello di Brescia in uno spettacolo di luci, suoni e immagini.
Un risultato che conferma il successo della manifestazione promossa da Cieli Vibranti e Scena Urbana in collaborazione con Fondazione Brescia Musei, capace di unire arte, tecnologia e partecipazione collettiva in uno dei luoghi più iconici della città.
Musei aperti fino alle 23 e oltre 13mila ingressi
Tra le iniziative particolarmente apprezzate, l’apertura straordinaria fino alle 23 dei Musei del Castello, visitabili gratuitamente per tutta la durata del festival.
Sono stati 8.877 i visitatori che hanno ammirato le collezioni del Museo del Risorgimento «Leonessa d’Italia» e del Museo delle Armi «Luigi Marzoli», mentre 4.906 hanno visitato la mostra «Elogio della Diversità. Viaggio negli ecosistemi italiani», allestita nella Sala del Grande Miglio.
Un’iniziativa che si inserisce nel progetto di Fondazione Brescia Musei volto a rendere il Castello un luogo sempre più vivo, accessibile e partecipato.
«Un festival che unisce la città»
«La seconda edizione di Mysteria – spiegano Fabio Larovere e Andrea Faini (Cieli Vibranti) e Anna Berna (Scena Urbana) – ha segnato una crescita importante rispetto ai 15mila visitatori del 2024. Ma oltre ai numeri, conta la rete di persone e realtà coinvolte: dalle scuole alle università, dalle cooperative sociali ai musei, dalle case editrici agli artisti. Mysteria è un progetto che parla i linguaggi dell’arte e della tecnologia per valorizzare un luogo simbolo del territorio».
Un’esperienza resa possibile – sottolineano gli organizzatori – grazie al contributo di istituzioni, sponsor e partner tecnici, «uniti per costruire un festival sempre più grande, condiviso e magico».
Un viaggio tra luce e mito
L’edizione 2025 ha preso ispirazione dall’Odissea: Ulisse e i suoi viaggi sono diventati metafora di un percorso tra luce e immaginazione. Installazioni immersive e proiezioni interattive, firmate da Scena Urbana, Vulcano Studio, The Laser Extreme e Stefano Mazzanti, hanno trasformato il colle Cidneo in un racconto visivo in continua evoluzione.
Un ruolo centrale hanno avuto anche gli studenti della LABA, guidati dai docenti Nazareno Cerquaglia e Andrea Paroli, che hanno contribuito con opere e performance dedicate al mito classico reinterpretato in chiave contemporanea.
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