CronacaBassa

«Mio figlio 12enne picchiato a Montichiari mentre tornava da scuola»

Giulia Bonardi
La denuncia viene dalla madre, che parla anche di offese a sfondo razzista
Ragazzi delle superiori a scuola (foto d'archivio) - © www.giornaledibrescia.it
Ragazzi delle superiori a scuola (foto d'archivio) - © www.giornaledibrescia.it
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Un ragazzino di 12 anni ha raccontato di essere stato aggredito, all’uscita da scuola, da un gruppo di giovani, che lo avrebbero trascinato, colpito con calci e pugni, e offeso con parole legate al colore della sua pelle, mentre tornava a casa: è quanto racconta la mamma del 12enne (13 anni a giugno) che ci dice di aver denunciato l’accaduto ai carabinieri.

I fatti risalirebbero a giovedì scorso e sarebbero avvenuti in un vicolo nei pressi di via Roma, non molto lontano da scuola.

La vittima, in un primo momento, non avrebbe detto niente a nessuno. Il suo strano comportamento, più chiuso e silenzioso del solito, però, non è sfuggito ad una delle professoresse dell’Alberti che preoccupata, ha deciso di contattare la famiglia e poi di parlare con lo studente: «Mi ero resa conto dei cambiamenti, ma, inizialmente, avevo pensato fossero legati a un normale bisticcio madre-figlio che avevamo avuto per alcuni voti scolastici. Sabato mi ha chiamato l’insegnante, dicendomi quanto le aveva raccontato mio figlio che, una volta a casa, ha confermato».

La mamma racconta quanto vissuto dal 12enne: «Mi ha raccontato che lo hanno aggredito tre giovani: dice che gli sono sembrati più grandi di lui, in età da scuole superiori, e che avevano il viso coperto da uno scaldacollo; ad ogni modo dice di non conoscerli. Hanno iniziato a colpirlo con calci e pugni e a offenderlo con riferimenti legati alla sua pelle nera (la famiglia ha origini senegalesi, ndr), anche se non è detto che l’aggressione sia motivata da uno sfondo razziale; magari, hanno deciso di offenderlo sulla prima caratteristica che gli è venuta in mente, chi può dirlo…».

Su invito dei carabinieri madre e figlio si sono recati in ospedale, dove fortunatamente non sono emerse fratture o lesioni di rilievo: «Non si può dire lo stesso sul fronte emotivo. Domenica ha raggiunto gli amici al campetto, era in bici: mi ha detto che è arrivato là molto spaventato perché si sentiva seguito da uno di quelli che lo avevano aggredito giovedì; naturalmente non possiamo sapere se ciò è legato al terrore che adesso prova». La mamma chiede di collaborare: «Chiedo ai genitori di domandare ai loro ragazzi di segnalare subito se sentono qualche giovane vantarsi di aver pestato un ragazzino; anche in forma anonima».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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