Minacce anarchiche al Comune di Prevalle, nel mirino la rassegna Liber

Il simbolo anarchico e poi la scritta «Né servi né padroni. Comune dai risvolti fascisti, sovranisti e nostalgici. Altro che Liber. Farete la fine del vostro amato Dux». È il contenuto di una lettera anonima arrivata al Comune di Prevalle. Nel mirino è finita la manifestazione culturale Liber, organizzata dalla stessa amministrazione comunale e alla quale hanno partecipato autori vicini alla destra.
La risposta del Comune
«Il Comune di Prevalle condanna con la massima fermezza ogni forma di minaccia, intimidazione e violenza verbale, e ha già provveduto a segnalare l’accaduto alle autorità competenti per gli opportuni accertamenti. Nonostante il clima d’odio espresso nella lettera, la manifestazione Liber ha saputo distinguersi per il carattere aperto, trasversale e pluralista, coinvolgendo autori di rilievo nazionale appartenenti a sensibilità culturali diverse, dimostrando che la cultura può e deve essere uno spazio di dialogo e confronto, non di divisione o settarismo» fa sapere il Comune.
Che prosegue: «Quanto accaduto ci dà ancora più forza e determinazione: la riuscita di Liber e la vile reazione di chi lo teme sono per noi uno stimolo a guardare avanti. L’Amministrazione comunale è già al lavoro per riproporre l’evento anche il prossimo anno, con ancora maggiore convinzione, apertura e partecipazione.
La dichiarazione dell’on. Calovini
«Solidarietà agli amministratori di Prevalle ed in particolar modo all’assessore Adriano Filippa che ha fortemente voluto e supportato l’organizzazione dell’evento “Liber” – ha scritto in serata l’on. Giangiacomo Calovini, deputato che siede Commissione Affari Esteri –. Il volantino minatorio ricevuto dall’Amministrazione è un segnale grave e inaccettabile che necessita la condanna da parte di tutti. Episodi come questo confermano come ci sia qualcuno che non vuole promuovere iniziative culturali libere e pluraliste, come la rassegna “Liber”, che evidentemente ha invece saputo stimolare un dibattito vero e plurale nelle idee. La cultura appartiene a tutti e non può essere ostaggio dell’intolleranza. Chi si nasconde dietro minacce anonime dimostra solo debolezza e una preoccupante ostilità verso la libertà di pensiero».
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