Marone, la ciclopedonale Vello-Toline resta chiusa: è in ostaggio dei lavori sulla ferrovia

Flavio Archetti
A oltre cinque mesi di distanza dall’incidente in cui perse la vita Marco Frassi, l’intervento sui binari non è ancora iniziato
La ciclabile Vello Toline
La ciclabile Vello Toline
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«A causa del danneggiamento della linea ferroviaria sovrastante, la pista ciclopedonale Vello-Toline resterà chiusa tutti i giorni fino al ripristino dello stato dei luoghi, nonché alla messa in sicurezza del luogo stesso».

Queste poche righe, pubblicate da qualche giorno sul sito web del Comune di Marone, sono sia la conferma che i lavori sulla ferrovia indispensabili per la riapertura anche della litoranea ciclo-pedonale - dopo lo schianto del camion, guidato dal 50enne di Pisogne Marco Frassi, avvenuto lo scorso 21 settembre - non sono ancora stati eseguiti, sia che Marone resterà senza il suo principale gioiellino turistico ancora per un po’ di tempo. Quanto? È difficile saperlo, anche se Ferrovie Nord Milano - la società che gestisce l’infrastruttura - ha già detto e ripetuto in più di una circostanza che entro il 31 marzo i lavori di ripristino saranno terminati.

La situazione

Il problema, a questo punto, al di là dei tempi previsti per le opere, è che ormai siamo a marzo e i lavori non sono ancora stati avviati. Secondo quanto spiegato, dopo le verifiche tecniche, dagli amministratori di Fnm, il muro in pietra che sostiene l’infrastruttura ferroviaria tra le gallerie Vaccarezzo e Santa Barbara necessita di un intervento di rinforzo e consolidamento. Per realizzarlo, con il posizionamento di contrafforti, sarà necessario tra le altre cose installare un ponteggio aggrappato alla roccia e sospeso nel vuoto.

Considerata la complessità delle operazioni, dovute alla morfologia della zona, è difficile pensare che possano essere sbrigate in pochi giorni. Diverso il discorso che riguarda le reti paramassi danneggiate nell’incidente, già ripristinate.

Il disappunto

A Marone, dove la nuova ordinanza comunale ha ribadito la chiusura della Vello-Toline, la situazione di stallo in essere da cinque mesi non fa piacere a nessuno.

«Il divieto di transito sulla vecchia costiera ci è stato chiesto dai Vigili del fuoco - ricorda il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Mauro Zanotti -. Durerà necessariamente fino alla messa in sicurezza della ferrovia. Una volta avuto il via libera ci adegueremo rapidamente, anche perché con la bella stagione in arrivo per il suo richiamo turistico questa strada è irrinunciabile».

Dubbioso sulla tempistica annunciata dalla società milanese l’esperto di temi ferroviari, oggi presidente di Legambiente Basso Sebino, Dario Balotta: «Il lavoro è complicato e deve confrontarsi con la caduta di tre blocchi di parete. Rispettare una tempistica così stretta sarà molto dura. Il rischio secondo noi è che si vada a primavera inoltrata».

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