Camion precipitato nel vuoto: Pisogne piange Marco Frassi

La famiglia Frassi, sull’alto Sebino e bassa Valcamonica, è conosciutissima: per la ultra decennale attività di autotrasporto e per quella passione per i camion che ha saputo contagiare almeno tre generazioni.

Marco, classe 1973, morto ieri nel tragico incidente lungo la Sp 510, lavorava da sempre nel settore, dapprima con la sua ditta individuale, più di recente unendo le forze con il cugino Egidio, alla Effetrasporti, dove milita gran parte della famiglia. Un lavoro duro, ma affrontato con determinazione. Anche ieri mattina Marco Frassi si era messo alla guida del suo camion ed era partito da Pisogne. Mentre stava tornando in azienda si è trovato davanti quell’auto e, con un gesto pronto, qualcuno lo ha definito «troppo generoso», ha tentato di evitarla. Una manovra brusca, che gli è costata la vita.

La notizia di quanto accaduto non ci ha messo molto ad arrivare a Pisogne e in azienda, lasciando tutti sgomenti. Il cugino Egidio si è precipitato sul posto e si è reso ben presto conto della gravità di quanto accaduto. Per Marco Frassi non c’era proprio più nulla da fare, il suo corpo straziato tra le lamiere della cabina è stato estratto dopo ore. E dopo attimi interminabili di ricerche, nella speranza che magari, sbalzato fuori dal camion, potesse essere rimasto solo ferito nel bosco.

Il 49enne viveva con il padre Carlo, che decenni fa con altri due fratelli ha fondato l’impresa. Dedicava la gran parte della sua vita al lavoro, così come gran parte della famiglia. Lascia le due sorelle Monica e Loretta e i nipoti, ai quali aveva saputo tramandare la passione per i camion e già al lavoro nella Effetrasporti. Il destino ha voluto che proprio ieri pomeriggio, a poche ore dalla scomparsa di Marco, si celebrasse il funerale di una sua zia, storica madrina degli alpini di Pisogne. 

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