Manzoni: «Per il tram ci sono garanzie, fideiussione da 22,8 milioni»

La commessa è stata affidata a Manelli Spa che ha avuto problemi a Genova e Palermo
Il vicesindaco Federico Manzoni - Foto Comune di Brescia/Christian Penocchio
Il vicesindaco Federico Manzoni - Foto Comune di Brescia/Christian Penocchio
AA

È l’appalto più grande degli ultimi 25 anni. L’ha sottolineato in aula il vicesindaco Federico Manzoni. Parliamo di 326 milioni di euro e parliamo del tram che tra pochi anni cambierà il volto della città. Sull’importanza del progetto non ci sono dubbi, ma proprio per questo - direbbe qualcuno - da grandi opere derivano grandi responsabilità. Che necessitano di grandi rassicurazioni. In questo caso una fideiussione dal valore di 22,8 milioni di euro.

Entriamo nel merito. A vincere la commessa per realizzare la prima linea del tram, la T2, è stata la Manelli Spa, capofila di un raggruppamento di imprese formato da Hitachi rail e Alstom. L’azienda si sta occupando anche di opere importanti a Palermo e a Genova. In Sicilia ci sono grossi ritardi – ma in alcuni casi si parla anche di stop totale – nei cantieri della rete fognaria di Cruillas, della stazione Lazio del passante ferroviario e del collettore emissario Palermo Sud est.

Ma alcune sigle sindacali denunciano anche licenziamenti e stipendi non versati. In Liguria ilComune ha deciso di rescindere il contratto con Manelli per due tratti chiave della metropolitana perché i cantieri sono aperti da oltre due anni, ma l’avanzamento dei lavori è insufficiente.

Confronto

Proprio su questi aspetti si è concentrato il consigliere della Lega Fabio Rolfi, che in Consiglio comunale ha chiesto al vicesindaco Federico Manzoni «quali garanzie sono state prese circa la capacità della ditta di garantire la corretta esecuzione del contratto nei tempi indicati». La traduzione è piuttosto facile: siamo sicuri che in città non ci ritroveremo con gli stessi problemi che hanno colpito Palermo e Genova.

Per rispondere Manzoni ha sforato il tempo a disposizione, ma è proprio in quei minuti in più che il vicesindaco ha detto la cosa maggiormente rilevante. «Brescia mobilità (società pubblica controllata dal Comune che gestisce il progetto, ndr) ha richiesto in sede di gara che l'offerente aggiudicatario presentasse una serie di stringenti garanzie e polizze assicurative. Manelli ha depositato una fideiussione assicurativa per una somma massima 22 milioni e 883mila euro». Questa è la garanzia.

Il vicesindaco Federico Manzoni - Foto Comune di Brescia/Christian Penocchio
Il vicesindaco Federico Manzoni - Foto Comune di Brescia/Christian Penocchio

Ma il vicesindaco ha aggiunto anche che «la documentazione di gara ha previsto requisiti di partecipazione rigorosi finalizzati a valutare l'affidabilità e la professionalità dei partecipanti alla gara». Insomma, nonostante le notizie di cronaca - a cui Rolfi ha chiesto di dare più peso - la Loggia procede spedita e tranquilla verso la realizzazione della prima linea del tram.

A Brescia si è svolto tutto a regola d’arte. Lo sa anche la minoranza, che infatti non ha attaccato il bando di gara, bensì la mancata attenzione dell’Amministrazione nei confronti della Manelli. Un’azienda che, stando alle notizie che arrivano da fuori città, ha avuto negli ultimi anni più di un problema di gestione. «A Genova i cantieri sono fermi da 8 anni, non da qualche settimana», ha detto Rolfi. Ecco, tutti coltivano la speranza che Brescia possa fare storia a sé.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.

Suggeriti per te

Caricamento...
Caricamento...
Caricamento...