Dopo l’ondata di maltempo, adesso torna l’estate

Il primo fine settimana di agosto è iniziato con un menù meteorologico ricco di portate, dalla grandine al sole, dalla pioggia ai cieli azzurri. Nella notte tra venerdì e sabato il maltempo ha fatto sul serio: rovesci e temporali hanno colpito duramente la nostra provincia e in alcune zone è arrivata anche la grandine. Nell’area di Comezzano-Cizzago, in particolar modo, i chicchi hanno letteralmente imbiancato il paesaggio. È stato senza dubbio un evento inconsueto, ma non inedito: nel cuore dell’estate, quando si scatenano i temporali più violenti, può capitare che la grandine cada con intensità tale da formare una spessa coltre di ghiaccio.
Geografia delle precipitazioni
In alcune località il maltempo ha lasciato il segno, in altre è caduta solo un po’ di pioggia, ma non c’è motivo di stupirsi: la distribuzione irregolare delle precipitazioni è una caratteristica tipica dei peggioramenti di stampo temporalesco. Non a caso, ieri bastava spostarsi di pochi chilometri per trovarsi fronte a condizioni atmosferiche molto diverse. Nella zona compresa fra Leno, Bagnolo Mella e Barbariga sono caduti circa 90 millimetri di pioggia, mentre in città gli accumuli si sono fermati intorno ai 40-50 millimetri e nelle valli non hanno superato i 30-40 millimetri.
Prospettive
La perturbazione si è rivelata intensa, ma di breve durata: come da previsioni, in tarda mattinata il sole ha iniziato a fare capolino tra le nubi e le schiarite, sempre più ampie, si sono spostate da Ovest verso Est. Le correnti fredde hanno favorito un brusco calo termico, che tuttavia non rappresenta una novità: negli archivi degli osservatori bresciani non mancano gli esempi di parentesi fresche nei mesi di luglio e agosto. Sono i classici «break estivi», che in passato erano più frequenti e negli ultimi anni sono diventati una rarità, e proprio per questo stupiscono di più. Se le massime di ieri vi sono sembrate frizzanti, pensate a ciò che accadde nel pomeriggio dell’11 agosto 2002, quando la stazione meteorologica di Ghedi non superò i +16,8°C. Se invece parliamo di minime, spiccano i +7,6°C rilevati nella nostra città all’alba del 22 agosto 1963. Nei giorni scorsi siamo rimasti ben lontani dai record storici, ma abbiamo comunque vissuto una parentesi fresca degna di nota: ieri è stata la nona giornata consecutiva più fredda della media. L’estate è già arrivata ai titoli di coda? No, tutt’altro.
Le previsioni per oggi annunciano cieli sereni o poco nuvolosi, con probabili rovesci pomeridiani a ridosso dei rilievi, che localmente potranno coinvolgere l’alta pianura. Nei prossimi giorni le temperature aumenteranno in tutta la provincia e il rialzo termico metterà fine a questa prolungata parentesi fresca, ma per il momento non sono previste ondate di caldo degne di nota.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@Buongiorno Brescia
La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.