CronacaGarda

Malore durante l’immersione in Sardegna: cordoglio per il sub Luca Pedrali

Il 59enne, un vero esperto, faceva parte di una missione esplorativa: inutile l’intervento dei soccorritori. I Volontari del Garda di cui faceva parte: «Una colonna portante del nostro gruppo»
Il sub Luca Pedrali ha avuto un malore durante un'esplorazione in profondità in una grotta - © www.giornaledibrescia.it
Il sub Luca Pedrali ha avuto un malore durante un'esplorazione in profondità in una grotta - © www.giornaledibrescia.it
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Un grande appassionato dell’avventura, un campione dai record impressionanti. Lui stesso il 25 luglio, il giorno del suo 59esimo compleanno, su Facebook aveva scritto: «Chi mi conosce sa che sono uno che ama le sfide, non mollo mai e nei prossimi mesi darò ancora prova delle grandi motivazioni che ho ancora dentro di me».

E nel corso della sua lunga «carriera» quelle profondità, non solo in acqua, le aveva raggiunte con grande successo, ritornando più forte di sempre. Ma non questa volta. Perché ieri, nel bel mezzo di un’immersione in una grotta in Sardegna, un malore gli è stato fatale e per lo speleosub Luca Pedrali non c’è stato nulla da fare.

Una notizia che ha sconvolto tutti gli appassionati di questo sport e tre comunità del Bresciano: Chiari, dove è nato e cresciuto; Castelcovati, dove ha vissuto tanti anni; Salò, dove si era trasferito con la moglie Nadia Bocchi. Lì, a pochi passi dal suo amato lago, vicino agli amici del Gruppo dei Volontari del Garda di cui da quattro anni faceva parte.

Il fatto

La tragedia si è consumata nella mattinata di ieri nella risorgente di Su Gologone, nel comune di Oliena, in provincia di Nuoro, a seguito di un incidente avvenuto durante un’immersione esplorativa nelle profondità del sistema sommerso. La stessa zona in cui nel 2010 morì Paolo Costa, dal 1990 al 1995 sindaco di Ponte di Legno.

Pedrali, stando alle prime ricostruzioni, faceva parte della squadra che si era immersa fino a circa 100 metri di profondità. Sul posto, oltre i tecnici del Soccorso alpino e speleologico, sono intervenuti gli agenti della Mobile, i Vigili del fuoco e il personale del 118. Da quanto emerso, Pedrali avrebbe accusato un malore, riuscendo comunque a riemergere da solo, con le ultime forze che aveva in corpo. Fuori dalla grotta, però, le sue condizioni si sono aggravate e ogni sforzo di salvarlo si è rivelato vano.

I record

Tra i numerosi record raggiunti, quelli più celebrati da Pedrali sono stati quello del 2014 - discesa in grotta, a Garfagnana, raggiungendo i 1.358 metri - e quello del 2017, quando nel lago di Garda si confermò il re degli abissi scendendo fino a 264,8 metri sotto il livello dell’acqua.

Impegno civile e sociale

Nel 2015 a Chiari l’Amministrazione Vizzardi aveva conferito a Pedrali (in quel periodo imprenditore edile) il prestigioso riconoscimento civico proprio per le sue imprese. Un premio che aveva dedicato alla moglie Nadia, che ieri (per lei un dolore devastante) ha acquistato un biglietto aereo per la Sardegna.

Da quando si era trasferito a Salò faceva parte del Gruppo dei Volontari del Garda. «Una colonna portante del nostro gruppo - queste le parole commosse del direttore Luca Cavallera -. Non solo come sub, ma anche come autista dell’ambulanza».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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