Madonna di Campiglio, skipass a numero chiuso: 14mila sciatori al giorno

Dalla stagione invernale 2025/26, durante le vacanze di Natale, Capodanno e Carnevale, tetto giornaliero per l’accesso alle piste del comprensorio delle Dolomiti di Brenta contro l’overtourism
Una pista a Madonna di Campiglio
Una pista a Madonna di Campiglio
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Arriva una stretta sulla presenza di persone sulle piste da sci. Sarà Madonna di Campiglio, località tra le più amate dai bresciani – molti hanno qui seconde case – ad aprire la strada in Italia in questo senso, con un limite massimo giornaliero di sciatori.

Dalla prossima stagione invernale, che scatterà a novembre, non più di 14mila persone al giorno potranno accedere alle piste del comprensorio delle Dolomiti di Brenta. Una misura già sperimentata all’estero, ad Aspen negli Stati Uniti e a Whistler in Canada, e pensata per contrastare l’overtourism, garantendo sia la qualità dell’esperienza sulla neve sia la sicurezza di chi scia.

Il tetto entrerà in vigore nei periodi di punta – vacanze di Natale e Capodanno, oltre al Carnevale – e riguarderà i biglietti giornalieri semplici. Nessuna limitazione, invece, per chi è in possesso di skipass stagionali, tessere pay-per-use o biglietti plurigiornalieri (a partire da 2 giorni), già compresi nel calcolo complessivo della soglia.

Il comprensorio di Madonna di Campiglio, che conta 155 chilometri di piste e 60 impianti di risalita, punta così a un modello di turismo più sostenibile, dopo stagioni segnate da presenze record. Una scelta che tocca da vicino anche i tanti bresciani che da generazioni hanno fatto della località trentina una delle mete privilegiate per l’inverno.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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