Maclodio, il sindaco fa rimuovere le bandiere di Emergency dalle scuole

Niente bandiere di Emergency fuori dalle scuole di Maclodio: scoppia di nuovo la polemica.
Negli scorsi giorni l'Istituto Comprensivo di Lograto, a cui fanno riferimento l'asilo e le elementari del paese oltre che i plessi di Lograto, Berlingo e Torbole Casaglia, ha deciso di aderire alla campagna R1pud1a portata avanti dall'Associazione con lo scopo di sensibilizzare i giovani circa il valore e significato dell'articolo 11 della Costituzione che intende ripudiare le guerre.

«Abbiamo aderito alla campagna perché crediamo nel valore del lavoro di Emergency – commenta Dea Antonelli, dirigente scolastica –. Solo il sindaco di Maclodio mi ha contattata chiedendomi di togliere le bandiere che rappresentano per lui una mancanza di decoro e una campagna politica».

Le posizioni

La posizione del primo cittadino Simone Zanetti è chiara: «La motivazione per la quale ho ritenuto doveroso intervenire non riguarda minimamente il contenuto della scritta esposta – sottolinea –. Ritengo che non sia accettabile che un Istituto Comprensivo faccia esporre al di fuori degli edifici scolastici comunali, senza che il Comune sia informato, del materiale appartenente a una specifica organizzazione non governativa, qualunque essa sia, con visibile il proprio logo. Le uniche bandiere esposte devono essere quelle istituzionali. Si tratta di un principio che si ha il dovere di difendere».

Alla dirigente scolastica che ha risposto evidenziando come Emergency sia un’Associazione senza bandiere politiche che promuove una cultura di pace importante da trasmettere ai giovani si è aggiunta anche Annamaria Lanzoni, coordinatrice del gruppo di volontari Brescia per Emergency: «La nostra Associazione è indipendente e neutrale e la campagna non ha scopi politici ma vuole solo insegnare ai bambini e ai ragazzi il valore e il significato di costruire attivamente la pace – conclude –. Al momento la dirigente ha trattenuto le bandiere dei due plessi di Maclodio, vedremo come andranno le cose anche se c'è grande rammarico».