Lumezzane, le Rondini crescono con la comunità

Angelo Seneci
Nel bilancio sociale si fa riferimento alla generosità degli imprenditori locali. Oggi la Rsa conta su 125 posti letto, tre strutture collegate, 125 dipendenti e numerosi volontari
Una veduta della Rsa Le Rondini
Una veduta della Rsa Le Rondini
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«Prendersi cura degli altri è un atto di grande valore, che arricchisce sia chi riceve sia chi dona». Si apre con queste parole il bilancio sociale della Residenza «Le Rondini» presentato dal presidente della Fondazione Massimo Bossini.

La Rsa, in Valgobbia, viene vista come un bene di tutta la comunità, un luogo da tutelare in quanto casa degli anziani fragili. È il frutto della generosità degli imprenditori e dell’impegno di tantissimi cittadini e volontari valgobbini.

Storia

«Il progetto della Rsa Le Rondini è partito nel 1993 – ricorda Bossini –. Nel 2008 è stato chiesto di dedicare del tempo alla trasformazione da Azienda speciale a Fondazione. Tale impegno si è concluso nel 2010 con la conferma definitiva, che è arrivata anche grazie alla disponibilità di un cospicuo numero di imprenditori, che hanno fortemente creduto in questo progetto, offrendo l’indispensabile sostegno economico affinché la Fondazione trovasse reale esistenza».

A Lumezzane gli anziani possono contare su una diffusa generosità
A Lumezzane gli anziani possono contare su una diffusa generosità

Nel tempo sono stati definiti e realizzati ampliamenti strutturali che hanno permesso un significativo aumento di posti letto in risposta dei numerosi bisogni. E anche per queste progettualità il sostegno degli imprenditori è stato determinante per ottenere servizi adeguati alle nuove necessità della popolazione anziana.

Numeri

«Da lumezzanese – aggiunge Bossini – sono certo che gli imprenditori locali continueranno ad essere sempre vicini a questa realtà, mai così importante come di questi tempi». Dalla costituzione, la filiera dei servizi della Fondazione è andata aumentando, e oggi oltre alla Residenza sanitaria assistenziale con 125 posti letto ci sono la Comunità residenziale anziani San Giorgio, con 15 posti letto, la Comunità alloggio sociale anziani Santa Maria con 12 posti letto e il Centro diurno integrato con 20 posti.

In collaborazione con l’assessorato ai Servizi sociali, viene svolto il servizio di pasti per utenti esterni e, inoltre, da qualche anno esiste il servizio di fisioterapia per esterni. A fine 2024 la pianta organica contava 81 dipendenti full-time e 44 part-time. Importante è, poi, il ruolo dei volontari.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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