Al Lucone gli scavi archeologici hanno toccato il fondo… del lago
Lo scavo del Lucone ha toccato il fondo… del lago. La campagna di scavo 2025 nel sito palafitticolo di Polpenazze (2034-1968 a.C.), condotta dal Museo Archeologico della Valle Sabbia, si è chiusa oggi, dopo poco più di un mese, riportando come sempre alla luce una grande quantità di reperti e di informazioni.
«Abbiamo raggiunto il livello più profondo del nostro villaggio – chiarisce Marco Baioni, direttore dello scavo –, che ci ha restituito abbondanti frutti, semi, foglie e pollini, oltre a vasi in terracotta, manufatti in osso e palco di cervo, punte di freccia di selce e numerosi ossi animali».
«Possiamo quindi considerare conclusa la ricerca in questo settore – aggiunge l’archeologo –, e dall’anno prossimo inizieremo a indagare un’altra area del villaggio, presumibilmente quella destinata alle attività manifatturiere». Alla campagna estiva hanno partecipato anche studenti di diverse università italiane e volontari Unesco, e il sito di «public archaeology» è stato visitato da oltre 600 persone, soprattutto stranieri.
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