L’India attacca il Pakistan: almeno 38 morti

Nuova Delhi ha colpito con missili obiettivi nel Kashmir pakistano e nel Punjab pakistano in risposta all'attentato avvenuto lo scorso 22 aprile nel Kashmir indiano
Una moschea distrutta dall'attacco indiano nel Kashmir amministrato dal Pakistan - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Una moschea distrutta dall'attacco indiano nel Kashmir amministrato dal Pakistan - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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L'India ha attaccato nella notte il Pakistan con missili che hanno colpito obiettivi nel Kashmir pakistano e nel Punjab pakistano causando la morte di 26 pakistani e 46 feriti pakistani. L'offensiva indiana arriva in risposta all'attentato avvenuto lo scorso 22 aprile nel Kashmir indiano in cui hanno perso la vita 26 turisti e di cui Nuova Delhi vede il coinvolgimento di Islamabad. Nuova Delhi ha affermato poi che almeno 12 persone hanno perso la vita a causa dei bombardamenti pakistani.

Si tratta del più grave scontro militare tra i due Paesi da almeno due decenni. Secondo il portavoce dell'esercito indiano nell'attacco sarebbero stati distrutti nove campi terroristici pakistani. Colpita anche la diga idroelettrica di Neelum-Jhelum, secondo quanto dichiarato dall'esercito di Islamabad. Il raid avrebbe messo nel mirino anche la moschea Subhan di Bahawalpur, nel Punjab pakistano, che secondo l'intelligence indiana è legata a gruppi vicini al movimento jihadista Lashkar-e-Taiba accusato da Nuova Dehli degli attentati del 22 aprile.

Secondo quanto comunicato dal ministro della Difesa pakistano, la reazione pakistana ha portato all'abbattimento di cinque aerei indiani

Le dichiarazioni 

«Questi provvedimenti fanno seguito al barbaro attacco terroristico di Pahalgam, in cui sono stati assassinati 25 indiani e un cittadino nepalese», ha affermato il ministero della Difesa indiano, riferendosi all'attacco del mese scorso ai danni di turisti nel Kashmir amministrato dall'India. «Le nostre azioni sono state mirate, misurate e non hanno avuto carattere escalation. Nessuna struttura militare pakistana è stata presa di mira. L'India ha dimostrato notevole moderazione nella selezione degli obiettivi e nei metodi di esecuzione», si legge nella dichiarazione.

Il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif ha affermato che l'India ha condotto attacchi «vigliacchi» in cinque località del territorio amministrato da Islamabad. In una dichiarazione su X, Sharif ha avvertito che il suo Paese «ha tutto il diritto di rispondere con la forza a questo atto di guerra imposto dall'India». E «l'intera nazione» è al fianco delle forze armate pakistane su «come affrontare il nemico».

Sharif ha affermato che le forze armate del Paese sono state «autorizzate a intraprendere azioni corrispondenti» in seguito agli attacchi dell'India. Lo riportano i media internazionali. «In conformità con l'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, il Pakistan si riserva il diritto di rispondere, per legittima difesa, nel momento, nel luogo e nel modo che riterrà più opportuno, per vendicare la perdita di vite innocenti di pachistani e la palese violazione della sua sovranità», ha aggiunto una dichiarazione dell'ufficio del primo ministro. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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