Lavori sulla Milano-Venezia, disagi per chi viaggia in treno da Brescia

La partenza per Venezia o per l’Austria sarà più complicata del solito, almeno per i bresciani che viaggeranno in treno tra il 3 e il 25 agosto. Per tre settimane la circolazione ferroviaria sarà sospesa tra Verona e Vicenza per consentire lavori di potenziamento infrastrutturale sulla linea Milano-Venezia, con inevitabili ripercussioni anche sui collegamenti che toccano la stazione di Brescia.
I convogli coinvolti
Le modifiche coinvolgeranno Frecciarossa, Eurocity ed Euronight diretti verso il Veneto e l’Europa centrale. I treni ad alta velocità subiranno cancellazioni, variazioni di orario e l’eliminazione della fermata di Vicenza, con tempi di percorrenza più lunghi. Gli Euronight da e per Vienna e Monaco viaggeranno con anticipi e posticipi, mentre diversi Eurocity non fermeranno più a Venezia, Mestre, Padova e Vicenza.
Sui regionali
I disagi maggiori toccheranno però ai pendolari e ai viaggiatori dei regionali: sulla tratta Venezia-Verona alcune corse saranno cancellate e sostituite da bus tra Grisignano e Verona Porta Nuova. Altre linee regionali subiranno deviazioni e soppressioni, come la Vicenza-Schio e la Monselice-Mantova, entrambe sostituite da pullman. Modifiche anche per la relazione Venezia-Rovigo-Ferrara, con bus tra Monselice e Ferrara. I punti di fermata dei mezzi sostitutivi sono stati allestiti nei piazzali esterni delle stazioni interessate, con percorsi e orari soggetti alle condizioni del traffico.
Disagi e incognite
Non solo il Veneto, dunque: anche chi da Brescia deve raggiungere Padova, Venezia o le destinazioni oltreconfine dovrà fare i conti con coincidenze saltate, tempi più lunghi e l’incognita dei bus. Al quadro si aggiunge un altro cantiere che tocca il territorio bresciano, seppur senza impatto sulla circolazione ferroviaria. A Desenzano sono in corso i lavori di adeguamento strutturale del viadotto della linea Milano-Venezia, avviati a fine maggio da Rete Ferroviaria Italiana. Un progetto da 16 milioni di euro, autorizzato dalla Soprintendenza, che prevede l’adeguamento antisismico e il risanamento delle parti compromesse dall’erosione delle piogge. Il cantiere chiuderà nel 2027.
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