A Iseo arriva il drone spazzino per ripulire il lago dai rifiuti

Veronica Massussi
Lo strumento di ultima generazione entrerà in servizio nei porti e nelle aree più difficili da raggiungere
Il drone raccoglierà materiali galleggianti - © www.giornaledibrescia.it
Il drone raccoglierà materiali galleggianti - © www.giornaledibrescia.it
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Un drone per la pulizia del lago: è l’ultima novità in materia di ambiente del Comune di Iseo, che ha partecipato al bando regionale «Ri.Circo.Lo» (Risorse circolari in Lombardia per gli enti locali), promosso dalla Regione e finalizzato alla prevenzione dei rifiuti e al potenziamento dei sistemi di raccolta.

I fondi

Il Comune ha ottenuto il finanziamento al 100% e a breve potrà disporre della nuova tecnologia, utile non solo per individuare i rifiuti ma anche per rimuoverli. Il drone è progettato per pulire le superfici acquatiche da microplastiche, idrocarburi e materiali galleggianti, con una capacità di intervento rapida e capillare.

Come funziona

«Non verrà utilizzato per grandi quantità di alghe o per tronchi trasportati dal fiume Oglio – spiega Michele Martinelli, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Iseo –. Per quel tipo di attività servono i battelli spazzino dell’Autorità di bacino. Il drone sarà invece utile nei porti o in aree difficili da raggiungere, come la Riserva delle Torbiere con la sua porzione a lago delle Lamette, per rifiuti meno ingombranti ma comunque nocivi».

Una veduta aerea di Iseo e del Sebino
Una veduta aerea di Iseo e del Sebino

La «task force»

Iseo è il primo Comune del Sebino a dotarsi di uno strumento simile, che potrà diventare esempio di buone pratiche per gli altri. Insieme alla «flotta» dei tre battelli spazzino, il Sebino può contare su una vera e propria task force per la pulizia, capace di rispondere con maggiore tempestività anche a piccole emergenze locali. L’iniziativa ha anche un valore educativo: mostra come la tecnologia possa affiancare la sensibilizzazione dei cittadini verso comportamenti più sostenibili.

Programmazione

Il punto più critico resta quello delle Lamette, parte a lago delle Torbiere, dove l’ultima operazione risale al 2022. In quell’occasione l’Autorità di bacino, con associazioni ambientaliste e gruppi di sub, aveva raccolto una parte dei materiali presenti. Arpa Lombardia stimò con rilievi fotografici la presenza di circa 55 tonnellate di rifiuti. La vastità dell’area richiede però una programmazione pluriennale. Nel frattempo i mezzi della società Manutenzione e promozione laghi hanno effettuato un intervento per raccogliere plastiche e altri rifiuti accumulati nel canneto.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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