Ladri in azione alla Sda di Brescia: svuotata la cassaforte

Il bottino è ancora da quantificare nel dettaglio. Ma c’è da stare certi che si tratterà di una cifra ingente. A cui si devono aggiungere i danni, pesanti, che i ladri si sono lasciati dietro, manomettendo un muletto che però non sono riusciti ad usare, e poi scaricando gli estintori nei corridoi per creare confusione e nascondere le proprie tracce. Non un gesto di vandalismo ma una precisa strategia per coprirsi la fuga.
È certamente un lavoro da professionisti la spaccata che nella notte tra mercoledì e giovedì si è registrata al centro logistico del corriere Sda di via Bainsizza in città. Gli allarmi hanno suonato attorno all’una del mattino. Le tante telecamere di sicurezza della struttura hanno ripreso nitidamente tre uomini e un quarto solo di riflesso. Tutti avevano il volto travisato. Tutti indossavano i guanti.
Il colpo
La banda si è fatta strada nel deposito dell’impresa di spedizioni forzando diverse porte e poi, dal magazzino, i malviventi hanno cercato di utilizzare un muletto per abbattere un muro. Non ci sono riusciti perché il mezzo si è incastrato, sfondando una porzione pavimento.

A quel punto il gruppo ha estratto i flessibili dalle borse e, in pochi minuti, ha tagliato i cardini della cassaforte automatica, aprendola, e portando via tutto il contenuto. Diverse decine di migliaia di euro in contanti ma solo nelle prossime ore si potrà avere una quantificazione più precisa. Con il bottino nelle borse i ladri hanno compiuto il percorso a ritroso, coprendo le proprie tracce con la schiuma degli estintori, e poi sono svaniti coperti dalle tenebre della notte. In pochi secondi hanno potuto raggiungere la tangenziale e poi eventualmente anche l’autostrada.
I precedenti
Nel capannone di via Bainsizza sono intervenute le Volanti della Polizia di Stato e poi gli esperti della polizia scientifica che hanno cercato eventuali elementi utili ad identificare il gruppo. Rapporti, fotografie ed esiti di prove tecniche che sono poi stati passati alla Squadra Mobile che si occupa dell’indagine.
Il colpo messo a segno al deposito della Sda, in cui è entrata in azione una banda di professionisti esperti del furto, ricorda infatti alcuni altri episodi dei mesi scorsi nella nostra provincia e in quelle limitrofe in cui grossi centri della logistica sono finiti nel mirino di gruppi specializzati, capaci di far sparire in poco tempo bottini anche molto ingenti, lasciandosi alle spalle pochissime tracce.
Il caso più emblematico era stato quello dello scorso novembre a Poncarale dove era stato svuotato il magazzino del negozio di abbigliamento G&B. Un’operazione studiata nei dettagli in cui erano stati usati furgoni rubati per bloccare le strade limitrofe e impedire il rapido intervento delle Forze di polizia.
Mistero fitto invece su quanto accaduto all’inizio di settembre a Manerbio dove, al mattino, il traffico era andato in tilt per una serie di strade bloccate da auto rubate intraversate attorno ad un quadrilatero di capannoni. Nessuno però aveva subito furti.
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