Interdittiva al costruttore: nuovo stop per la primaria di Castegnato

Gabriele Minelli
Il Consiglio di Stato ha ripristinato un provvedimento del Viminale
Lavori alla scuola primaria di Castegnato - © www.giornaledibrescia.it
Lavori alla scuola primaria di Castegnato - © www.giornaledibrescia.it
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Nuova battuta d’arresto nella costruzione della scuola primaria «De Amicis» a Castegnato. Il Consiglio di Stato ha ripristinato infatti una (vecchia) interdittiva antimafia del Prefetto di Salerno a carico del Consorzio Research, il nuovo costruttore della scuola elementare di Castegnato, accogliendo un ricorso dell’Autorità portuale del Ministero dell’Interno.

Una decisione che ribalta una precedente sentenza del Tar della Campania, che aveva accolto le rimostranze del Consorzio in merito alla scelta del Prefetto su una vecchia questione che vedeva protagonista il Consorzio.

Al netto delle motivazioni dell’interdittiva, la decisione del Consiglio di Stato mette in difficoltà non solo il Consorzio (che dovrà dimostrare l’estraneità ai fatti tramite la Corte di Cassazione e di poter conseguentemente continuare, o meno, a lavorare con la pubblica amministrazione), ma anche e soprattutto il Comune di Castegnato, che si ritrova nuovamente impantanato con un altro (possibile, se non probabile) stop dei lavori.

Due opzioni 

Ora il Comune ha davanti due opzioni: proseguire con Research (dopo avere ricevuto rassicurazioni) o sciogliere il contratto e procedere con una assegnazione dei lavori diretta e completare così con una nuova azienda la costruzione della scuola che, attualmente, è completa all’80% circa.

«La decisione del Consiglio di Stato è stato un duro colpo, anche perché i lavori stavano procedendo bene ed eravamo quasi in dirittura d’arrivo - commenta il sindaco Gianluca Cominassi -. Dopo aver consultato il direttore dei lavori e il nostro avvocato abbiamo inviato una comunicazione a Consorzio Research, dandogli dieci giorni di tempo (scadranno oggi ndr) per fornire garanzie circa il rapporto con le pubbliche amministrazioni. A breve sapremo se si potrà continuare con loro oppure se dovremo trovare un’altra ditta. Ci stiamo muovendo con i piedi di piombo, perché si parla di antimafia e di denaro pubblico».

Non c’è pace dunque per la nuova scuola elementare, che aveva già visto un cambio di costruttore lo scorso anno. Gli strascichi del Covid e l’aumento dei prezzi dei materiali avevano creato l’intoppo che era stato risolto con il subentro di Consorzio Research.

La decisione del Consiglio di Stato sta facendo discutere anche la politica locale, con il gruppo d’opposizione «Uniti per Castegnato» che ha già presentato un’interrogazione sul tema.

Al netto del cambio di costruttore, il Comune auspica comunque la chiusura dei lavori entro l’estate, con gli studenti che dovrebbero dunque essere trasferiti nella nuova scuola dall’inizio del prossimo anno scolastico. La vecchia primaria verrà invece abbattuta (entro febbraio 2025 per non perdere la seconda tranche di contributo Gse conto termico).

Il progetto da oltre 11 milioni di euro, molto importante nonostante le difficoltà che ha incontrato, prevede una struttura con una superficie coperta di quasi 3mila mq, per un edificio che si svilupperà su 3 piani e composto da venti aule, dieci laboratori, una mensa da 240 posti, palestra, biblioteca e uno spazio polifunzionale.

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