Castegnato, la nuova primaria «De Amicis» sarà pronta solo nel 2024

La necessità di proroga ha ricevuto il via libera dal Mim, che co-finanzia il progetto. Intanto i lavori proseguono a pieno regime
La struttura della primaria «De Amicis» a Castegnato - © www.giornaledibrescia.it
La struttura della primaria «De Amicis» a Castegnato - © www.giornaledibrescia.it
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Nuovi interventi in corso, altri già programmati per le prossime settimane, ma anche la lotta con l’onda lunga delle problematiche vissute gli scorsi mesi, con la possibilità sempre più concreta di iniziare a utilizzare la nuova struttura solo dall’anno scolastico 2024/2025. Sono queste le novità relative alla nuova primaria «De Amicis», progetto che tra tante difficoltà (dall’aumento dei costi dei materiali sino alla rescissione del contratto con il primo costruttore) prosegue il suo percorso, che dovrebbe chiudersi nel 2024 e non, come inizialmente previsto, quest’anno.

Una necessità che ha già ricevuto un via libera di massima da parte del Mim (Ministero Istruzione e merito), che co-finanzia il progetto. «Il ministero dell’Istruzione sta studiando il caso, come tanti altri simili, e ci ha già concesso una deroga sino all’autunno, che però dovrebbe essere ulteriormente prorogata, anche perché vogliamo che tutto venga fatto per bene - spiega il sindaco Gianluca Cominassi -. Le problematiche sono state purtroppo molte, ma ora abbiamo ripreso i lavori in modo spedito e andremo a chiudere un progetto importante per la nostra comunità e i nostri ragazzi».

Il progetto

Intanto proseguono a pieno regime i lavori. In questi giorni è in fase di posa il riscaldamento a pavimento, mentre nelle prossime settimane toccherà all’installazione dei serramenti. Passi avanti dunque per recuperare il tempo perduto, anche se i piccoli studenti resteranno nella vecchia scuola elementare per qualche mese in più, con il trasloco che dovrebbe avvenire nella seconda fase del prossimo anno scolastico o ad inizio di quello 2024/25

La scuola è rimasta bloccata qualche mese fa dagli aumenti dei materiali e la conseguente rescissione del contratto con il primo costruttore: RTI Rennova Consorzio Stabile. Consorzio Research, che è subentrato a fine 2022, si sta ora occupando a gran ritmo degli interventi per completare la scuola. A livello di (nuovi) costi, c’è stato comunque un incremento dovuto al caro materiali, e si passerà dai 10 milioni previsti in prima battuta (coperti da avanzo di amministrazione 2019, contributi Miur, conto termico Gse e oneri di urbanizzazione) ad una spesa di 11 milioni e 600 mila euro, con il Comune che coprirà il sovraccosto accendendo un mutuo.

Le specifiche del progetto parlano invece di una struttura che occuperà una superficie (coperta) da quasi 3mila metri quadri, per un edificio che si svilupperà su 3 piani e composto da venti aule, dieci laboratori, una mensa da 240 posti, palestra, biblioteca e uno spazio polifunzionale fruibile anche per eventi extrascolastici, senza dimenticare l’attenzione all’accessibilità per gli studenti con disabilità. Il progetto tiene anche conto del tema della sostenibilità, con attenzione al consumo energetico e lo sfruttamento dell’energia solare.

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