Il Covid ha fermato le aziende bresciane: al minimo il saldo delle imprese

Elio Montanari
Dal 2019 secondo i dati UnionCamere nel Bresciano «perse» seimila attività
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Come cambiano le imprese
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Rimane sotto ai livelli del 2019, prima della pandemia, il numero delle imprese registrate alla Camera di commercio di Brescia. Erano 117.576 alla fine del 2019 e, dopo alcuni anni complicati, sono grosso modo le stesse registrate alla fine del 2024: 116.349, con una riduzione di 1.227 imprese registrate, pari al -1%.

I dati di stock, ossia l’ammontare del numero delle imprese registrate nel Registro per il 2019 e il 2024 è praticamente analogo, con un saldo negativo nel quinquennio per 1.227 imprese, pari al -1%. Una sorta di stabilizzazione in un mondo, quello delle imprese, in grande movimento dopo un decennio precedente nel quale le imprese registrate sono scese dalle 120.458 del 2009 alle 117.576 del 2019.

L’andamento

Il ragionamento non cambia considerando le imprese attive, ovvero quelle iscritte al Registro delle imprese che esercitano l’attività e non risultano avere procedure concorsuali in atto. In provincia di Brescia che, nel 2024, sono 104.010, un dato in leggera riduzione rispetto al 2019 quando erano 104.882 (- 872 imprese attive, -0,8%).

Dall’analisi dei dati di flusso, ossia della natalità e mortalità delle imprese nel 2024, si ricava, tuttavia, un bilancio positivo, poiché, secondo i dati di Unioncamere-Infocamere, in provincia di Brescia, nell’anno, le imprese nate sono state 7.029, mentre, nello stesso periodo, hanno definitivamente chiuso i battenti 5.842 attività, con un saldo positivo di +1.187 imprese.

Un trend positivo, che non si riflette immediatamente sul dato di stock per effetto delle cancellazioni di ufficio con cui vengono periodicamente «ripuliti» gli elenchi camerali. Per la cronaca, nel 2019 si registrarono 6.980 iscrizioni, a fronte di 6.658 cessazioni, anche in questo caso con un saldo positivo di 322 imprese. Anche sui dati di flusso, che sono quelli più significativi, il 2024, per volumi di imprese in entrata e in uscita, non si discosta in modo significativo dal 2019.

Le tipologie

Nel confronto tra le due annualità, tuttavia, si evidenzia una dinamica interessante nella composizione delle imprese per forma giuridica con un aumento di quasi 5 mila società di capitale (40.887 sono quelle registrate nel 2024) e una riduzione di oltre 3 mila imprese individuali (54.094 nel 2024) e di quasi altrettante società di persone (18.635 nel 2024), mentre le «altre forme» societarie restano sostanzialmente stabili nell’ordine delle 2.733 imprese.

Imprese registrate, nessuna risalita dal Covid - © www.giornaledibrescia.it
Imprese registrate, nessuna risalita dal Covid - © www.giornaledibrescia.it

Qualche cambiamento, non di poco conto, si registra anche nella composizione settoriale delle imprese, con un incremento di 2.786 imprese nelle attività dei servizi alle persone e alle imprese (47.742 nel 2024), a fronte di una riduzione di 1.656 imprese commerciali (23.418 nel 2024) e 1.232 industriali (14.489 nel 2024); mentre rimane sostanzialmente invariato, anche se in leggera riduzione, il numero delle imprese delle costruzioni (17.478 nel 2024) e in agricoltura (9.214 nel 2024).

Analizzando i dati comunali, nella loro evoluzione tra il 2019 e il 2024, la sostanziale stabilità del dato provinciale – il calo è nell’ordine del -1% – è la risultante di una dinamica positiva delle imprese in 71 comuni, di saldi invariati per 4 centri e di una riduzione di almeno una unità in 130 comuni bresciani.

Incremento imprese 

Il maggior incremento del numero delle imprese, in valore assoluto, si registra a Brescia, che, con un saldo di +340 aziende (+1,4%), arriva a sommare, nel 2023, ben 24.418 imprese registrate, quasi il 21% del totale provinciale, un’impresa su cinque. Aumenta in modo significativo il numero delle imprese anche a Desenzano del Garda (+111, +3,7%), Rodengo Saiano (+97, +13%), Capriolo (+42, +4,3%), Sirmione (+37, +3,4%), Bagnolo Mella (+35, +3,6%), Breno (+34, +6,6%), San Zeno Naviglio (+34, +7,2%), Manerba del Garda (+32, +4,5%) e Gavardo (+30, +2,8%).

L’incremento in percentuale del numero delle imprese registrate, tra il 2019 e il 2024, supera il +10% a Brione (+22,9%, +11 imprese), Valvestino (+18,8%, +3), Paspardo (+18,2%, +4), Rodengo Saiano (+13%, +97), Monte Isola (+11,5, +16), Braone (+11,1, +6), Pertica Alta (+10,3%, +4) e Odolo (+10,1%, +15 imprese). La riduzione del numero delle imprese, spalmata su ben 130 comuni bresciani, presenta tuttavia valori, sia assoluti che percentuali, in alcuni casi piuttosto rilevanti, come nel caso di Lumezzane (-105 imprese, -5,9%), Calvisano (-95, -11,6%), Ghedi (-93 -5,9%), Mazzano (-70, -6,4%), Gardone Val Trompia (-67, -8,8%) e Flero (-60, -5,8%), ma anche con saldi negativi superiori alle -50 imprese per Orzinuovi, Carpenedolo, Gussago e Lonato del Garda (-53 imprese, -3,1%).

Crollo in montagna

La riduzione maggiore del numero delle imprese, calcolata in percentuale, si riscontra, prevedibilmente, in alcuni piccoli centri, con un calo del -33,3% a Paisco Loveno (-4 imprese), del -22,4% a Treviso Bresciano (-11) e del -20,4 a Barghe (-19 imprese), ma con un saldo negativo, per oltre il -15%, anche a Capovalle, Lozio, Pompiano (-16,7%, -43 imprese), Collio (-16,5%, -37) e Pezzaze (-15,2%, -17 imprese).

L’analisi dei dati comunali rivela, anche nel breve periodo, aspetti di trasformazione del tessuto produttivo provinciale, con una tendenza a localizzarsi sull’asse centrale del territorio, con aree di sofferenza nella montagna interna e nelle parti estreme della bassa bresciana.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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