Ideal Standard, dalle caldaie al data center: la storia in un libro

Modello vincente: così Brescia ha saputo dare nuova vita ad un’area degradata
Ideal Standard, la fabbrica che rinasce: come sarà il data center in via Milano
Ideal Standard, la fabbrica che rinasce: come sarà il data center in via Milano
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Ideal Standard non è soltanto una fabbrica del passato: è il primo grande spazio industriale dismesso che Brescia ha scelto di recuperare, trasformandolo in un simbolo della città che cambia. Lì dove per decenni si sono prodotti radiatori, caldaie e sanitari destinati alle case di tutta Italia, presto sorgerà il data center di Intred, una delle aziende bresciane più dinamiche nel settore delle telecomunicazioni che, insieme agli uffici, occuperà un’area di 28mila metri quadrati contribuendo, di fatto, alla trasformazione digitale della città.

Un passaggio di testimone che racconta, meglio di qualunque slogan, come la città stia ricostruendo il proprio futuro partendo dalla memoria industriale. È questa la storia al centro del libro dedicato all’ex Ideal Standard e voluto dalla società Idea che ha acquistato l’area disegnandone le opportunità di rigenerazione. Il volume è curato da Marcello Zane, con foto di Umberto Favretto e prefazione dello storico Paolo Corsini. Verrà presentato martedì sera al teatro Borsoni, davanti a un pubblico di invitati, ma i suoi contenuti vengono anticipati domani per i lettori del Giornale di Brescia.

Il lavoro

Un lavoro che ricostruisce più di un secolo di vicende produttive, sociali e urbanistiche: dall’arrivo delle prime società americane alla Brescia di fine Ottocento alla crescita dello stabilimento, dal ruolo dei suoi lavoratori alle trasformazioni dell’area dopo la chiusura, fino al recente intervento di rigenerazione che ne ha ridisegnato la funzione. Una storia che appartiene all’identità stessa della città e che i lettori del Giornale di Brescia potranno ripercorrere con una sintesi inedita.

Ideal Standard, la fabbrica com'era - © www.giornaledibrescia.it
Ideal Standard, la fabbrica com'era - © www.giornaledibrescia.it

Domani, insieme al quotidiano, i lettori troveranno nelle edicole della città (e per tutti nella copia digitale) un inserto speciale, una vera e propria anteprima del volume. Anche questa curata da Marcello Zane, l’anticipazione ripercorre le tappe fondamentali della parabola dell’Ideal Standard: la nascita dello stabilimento, le innovazioni tecniche, l’importanza economica e sociale, il declino e infine il recupero, che ha trasformato un’area abbandonata in uno dei poli tecnologici più avanzati della provincia.

La storia dell’Ideal Standard assume così un valore che va oltre il racconto industriale: è il paradigma delle sfide che Brescia sta affrontando nel ripensare le aree dismesse. Solo un tassello del più ampio progetto di rigenerazione urbana che sta ridisegnando il volto della città, restituendo nuovi usi e nuovi significati a luoghi dismessi e degradati. L’inserto di domenica sarà un viaggio tra documenti, fotografie storiche e testimonianze che ricorda ai bresciani da dove vengono e suggerisce dove potrebbero andare. Un ponte tra passato e futuro. Un racconto che appartiene a tutti e che Giornale di Brescia e Idea srl intendono condividere con l’intera città.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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