All'Ideal Standard ruspe al lavoro: entro dicembre demolizione finita

Laterizi dilavati dalla pioggia, cemento, acciaio e intonaco. Questo resta delle strutture dove un tempo regnava il degrado. La ruspa in queste ore arranca, elevando la cesoia idraulica sino ai piani superiori. Sotto la pressione dei martinetti le vecchie strutture dell’Ideal Standard cedono in una cascata di frammenti. Poi parte la selezione e l’invio alla cernita e smaltimento.
L’intervento

«Con la vicinanza del sito Caffaro abbiamo progettato nel dettaglio la demolizione di quest’area fortemente compromessa dagli anni e degradata da decenni di abbandono. La proprietà che fa capo dalla Idea Srl ha deciso l’abbattimento della strutture anziché la ristrutturazione data l’impossibilità di rispondere alla normativa antisismica di edifici costruiti 70 anni fa con materiali che negli anni si sono degradati».
Il responsabile della progettazione e della sicurezza, l’arch. Gianfranco Camadini, è prodigo di dettagli. «L’ordine della proprietà è di essere trasparenti. Non ci sono segreti. Il Comune come l’Arpa e l’Ats hanno acquisito le perizie e le analisi sui materiali che abbiamo fatto eseguire prima di qualunque intervento. Il materiale che resta in sito è inerte e compatibile dal punto di vista ambientale col trattenimento nell’area». Spiega il progettista che le macerie vengono lavorate nell’area del cantiere con procedure certificate e garantite: «Umidificatori abbattono le polveri e tutte le frazioni sono vagliate e scandagliate per definirne la destinazione. È un progetto di demolizione innovativo che entro fine anno potrà lasciare il passo al futuro della città». Secondo Camadini «Nell’arco di quattro mesi sparirà la vecchia struttura lasciata senza tetto da 12 anni».
Il futuro

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