Gussago, in Val Gandine ruspe contro il rischio alluvioni

Sono iniziati a Gussago i lavori per il di ripristino delle opere di contenimento e dei deghiaiatori in Val Gandine, la zona più colpita dall’alluvione del giugno 2024. Ruspe e mezzi sono al lavoro per restituire sicurezza a un’area fortemente segnata dagli effetti degli eventi alluvionali che, lo scorso anno, avevano messo in ginocchio in particolare l’area nord di Gussago.
L’intervento prevede innazitutto la rimozione dei detriti rimasti oltre alla pulizia dei deghiaiatori e il ripristino delle opere di contenimento esistenti, fondamentali per prevenire nuovi smottamenti, frane o accumuli di materiale in caso di ulteriori precipitazioni. «Questa è un’opera sì di ripristino - sottolinea il sindaco Giovanni Coccoli - ma anche un passaggio fondamentale di prevenzione. L’obiettivo è quello di evitare il ripetersi di quanto accaduto nel 2024».
Non solo manutenzione
I lavori in Val Gandine dureranno una decina di giorni e rappresentano un tassello cruciale all’interno di un più ampio piano di sicurezza per il territorio. Non solo manutenzione, però: a fine estate partirà il secondo cantiere, con l’installazione di un avanzato sistema di monitoraggio e allerta lungo tutto il corso del torrente Canale, dalla Val Gandine fino alla Mandolossa. Saranno stazioni dotate di pluviometro, termometro e anemometro, in grado di rilevare in tempo reale le condizioni meteo e i livelli idrici, consentendo di attivare le allerte nel caso di rischi improvvisi.
«Il sistema di monitoraggio sarà realizzato entro la fine dell’estate», annuncia ancora Coccoli, rimarcando come si tratti di un tassello essenziale nella strategia di prevenzione che il Comune - anche grazie ai 453mila euro stanziati dalla Protezione Civile nazionale e dalla Regione - sta portando avanti. «Speriamo che questo sistema non debba mai entrare realmente in funzione per gestire emergenze - conclude il sindaco - ma è fondamentale farci trovare pronti. La nostra priorità resta la tutela dei cittadini e del territorio, con investimenti che parlano la lingua della prevenzione».
I fondi stanziati sono stati utilizzati sia per interventi d’urgenza nelle ore successive all’emergenza, sia per la realizzazione degli interventi strutturali oggi in corso. Gli interventi, come già annunciato nei mesi scorsi, fanno parte di un pacchetto regionale più ampio per la resilienza del territorio, che include anche l’importante progetto della vasca di laminazione da 10 milioni di euro in località Stacca dedicato alla messa in sicurezza del Gandovere. Un insieme di opere che guardano al futuro, in un contesto in cui gli eventi meteorologici estremi sono ormai una realtà con cui fare i conti.
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