Salvato in strada a Gussago, l’uomo incontrerà i suoi soccorritori

Federico Bernardelli Curuz
Il 73enne era stato colto da un arresto cardiaco: a settembre potrà abbracciare i due uomini che lo hanno aiutato
Un defibrillatore - © www.giornaledibrescia.it
Un defibrillatore - © www.giornaledibrescia.it
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Potrebbe avvenire a settembre, in occasione dell’inaugurazione del nuovo defibrillatore alla Santissima, l’incontro tra l’uomo colto da arresto cardiaco in via Togni e le tre persone che, con prontezza e coraggio, gli hanno salvato la vita. In questi giorni, anche grazie all’appello lanciato dalla figlia e rilanciato dal nostro giornale, sono stati individuati Piero, Roberta e Andrea, i protagonisti di questa vicenda a lieto fine. Il primo a intervenire è stato Piero, 35enne di Gussago, rappresentante per un’azienda di ricambi.

La dinamica

«Stavo andando al lavoro – racconta – e ho notato due uomini a bordo strada. Uno aveva lo sguardo perso, spento. Poco dopo, nello specchietto, ho visto l’altro cadere a terra. Mi sono fermato subito. L’amico era in preda al panico. Ho chiamato il 112: mi hanno guidato passo passo, erano preparatissimi». Piero, che aveva seguito un corso di primo soccorso anni fa per lavoro, ha iniziato il massaggio cardiaco sotto indicazione della centrale: «Il signore era bluastro in volto, incosciente. È stato traumatico, ma poi ha iniziato a tossire e ha ripreso colore. È stato un momento che non dimenticherò. Sono felice di sapere che ora sta bene. Se mai se la sentirà, mi piacerebbe incontrarlo: sarebbe potuto essere mio padre».

A dare il cambio a Piero è stata Roberta, soccorritrice certificata del Soccorso Pubblico Franciacorta: «Stavo portando mio figlio a scuola quando ho visto un uomo a terra e un passante che lo stava rianimando. Sono corsa ad aiutare. L’adrenalina in quei momenti ti guida. Ho continuato il massaggio in contatto con la centrale. Il primo ragazzo è stato davvero coraggioso: non aveva mai fatto nulla del genere». Negli ultimi minuti è subentrato Andrea, 40 anni, impiegato commerciale. Anche lui si è fermato vedendo la scena: «Ho notato che la soccorritrice era provata. Avevo fatto un corso nel 2021 e ho deciso di aiutarla. Io non ho fatto quasi nulla, la stragrande parte del lavoro l’ha fatto lei. È la prima volta che facevo un massaggio cardiaco su una persona vera. Quando ho saputo che il signore era vivo, ho provato una forte emozione».

L’uomo è stato stabilizzato e portato al Civile, dove è arrivato vivo. Ora è fuori pericolo. Il Comune, tramite il presidente del Consiglio comunale Roberto Gauli, sta lavorando affinché in occasione dell’inaugurazione del nuovo Dae alla Santissima, nell’ambito dei corsi. «Salva una vita, regala un battito», avvenga un incontro tra l’uomo e i suoi soccorritori. Un abbraccio atteso, reso possibile da tre cittadini qualunque che non si sono voltati dall’altra parte. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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