Guerra al bostrico in val Palot: «Il peggio sembra passato»

La Val Palot di Pisogne, con tutte le sue forze, sta contrastando il bostrico da circa quattro anni. E lo fa attraverso numerosi cantieri: a oggi sono stati già realizzati 34 lotti boschivi, di cui diciannove sono conclusi, sette sono in fase di realizzazione in queste settimane, tre sono in via di avvio e cinque ancora da progettare.
L’incontro
Un lavoro che dovrebbe quindi proseguire almeno per i prossimi tre anni, per far fronte a una delle pandemie delle foreste più terribili del nord Italia. Sono dati che il direttore del consorzio forestale Sebinfor Marcello Baiguera ha illustrato nei giorni scorsi, nell’ambito di uno specifico incontro organizzato dall’Amministrazione di Pisogne per fare il punto delle lavorazioni in Val Palot e per verificare a che punto si trova la battaglia contro il bostrico.
Alla serata ha partecipato l’assessore regionale all’Ambiente Giorgio Maione, che ha annunciato di essere a un tavolo con il Governo per individuare altre risorse utili a proseguire nelle azioni e di voler attivare una sperimentazione sui territori di Brescia e Bergamo, per far arrivare fondi per almeno due milioni («Siamo in attesa di una risposta da Roma», ha dichiarato Maione).
Il futuro
La notizia più positiva, tanto per il territorio pisognese in particolare, ma sebino in generale, quanto per la Vallecamonica, l’ha annunciata il direttore del servizio Bonifica della Comunità montana Gian Battista Sangalli, quando ha affermato che l’emergenza bostrico non è ancora finita, ma «crediamo proprio che il peggio dell’infestazione sia passato. Non è certo un compito facile quel che abbiamo messo in campo, stiamo aiutando la natura a fare quello che avrebbe comunque fatto in funzione dei cambiamenti climatici».
A stimolare i relatori, chiedendo in particolare di spiegare ai pisognesi quale è l’attuale situazione fitosanitaria dei boschi, c’era l’assessore Nicola Musati, che ha ricordato che l’Amministrazione locale di Pisogne tiene molto a informare su cosa viene fatto sul territorio, quali sono le criticità e come vengono affrontate.
In Val Palot il bostrico in questi ultimi anni ha aggredito migliaia di abeti rossi, ma le azioni messe in campo hanno permesso di risanare e preparare alla rinascita gran parte del bosco, con un’azione che è già stata definita un modello.
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