Nasce il gruppo di lavoro per il nuovo ospedale di Desenzano
La firma è arrivata. Regione, Provincia, Ats Brescia, Comune di Desenzano e Asst Garda hanno sottoscritto ieri, nella sala Cinquecento dell’Ufficio territoriale regionale di via Dalmazia a Brescia, il protocollo d’intesa che sancisce la nascita del gruppo di lavoro tecnico dedicato al futuro dell’ospedale di Desenzano. Obiettivo: valutare le diverse opzioni progettuali per il presidio del Montecroce, tra ipotesi di ristrutturazione, demolizione con ricostruzione o eventuale rilocalizzazione.
Ogni ente nominerà un referente tecnico, con il compito di esaminare le proposte secondo criteri di sostenibilità, sicurezza ed efficacia, anche in relazione ai bisogni socio-sanitari del territorio. A supportare il gruppo sarà il Politecnico di Milano, coinvolto come consulente scientifico per garantire imparzialità nelle valutazioni e solidità nelle analisi.
Un passaggio considerato decisivo nella definizione del futuro assetto ospedaliero gardesano, che arriva dopo mesi di confronti e riscritture. Una prima bozza del protocollo, circolata tra febbraio e marzo, indicava come unica opzione la costruzione del nuovo ospedale nella cosiddetta “buca” del campo sportivo Montecroce. Una scelta che aveva sollevato perplessità, portando alla necessità di un confronto più ampio. La versione definitiva, approvata a marzo, amplia invece il ventaglio delle ipotesi.
«Valuteremo tutte le soluzioni possibili, con il contributo del Politecnico – aveva dichiarato ad aprile l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso -. L’obiettivo è trovare una proposta condivisa, sostenibile e libera da condizionamenti».
Alla firma di ieri erano presenti, oltre al presidente della Regione Attilio Fontana, anche lo stesso Bertolaso, la direttrice generale di Asst Garda Roberta Chiesa, il direttore amministrativo di Ats Brescia Sara Cagliani, il consigliere provinciale Daniele Mannatrizio – delegato al coordinamento dei servizi sanitari – e il sindaco di Desenzano Guido Malinverno.
L’accordo, si legge nel documento, mira a individuare la soluzione migliore per dotare il territorio di una struttura moderna e sicura, in grado di affrontare ogni tipo di emergenza – sismica, sanitaria, quotidiana – e di offrire ai professionisti un ambiente di lavoro efficiente, tecnologicamente avanzato, connesso e confortevole. Il tutto, tenendo conto del contesto urbano, della sostenibilità ambientale e delle prospettive di lungo periodo.
Sul tema non sono mancate, nei mesi scorsi, le contestazioni. Anche nei giorni precedenti alla firma, il comitato «Manteniamo l’ospedale sul Montecroce» ha diffuso una nota per ribadire la propria contrarietà al percorso intrapreso, segnalando la mancanza di un confronto pubblico strutturato.
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