CronacaBassa

Ghedi, radon fuori norma: chiude la palestra delle scuole medie

Gianantonio Frosio
A causa dei valori di poco oltre la soglia del gas radioattivo inerte l’Ats ha imposto i sigilli
La palestra delle medie - © www.giornaledibrescia.it
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Fatto salvo per una deroga alla normativa, fino a giugno la palestra della scuola media rimarrà off limits perché sono stati rilevati livelli fuori norma di radon, un gas radioattivo inerte, incolore e inodore derivante dal processo di decadimento dell’uranio presente nel suolo e nei materiali edili.

Tutto è iniziato nel 2024, quando, in ossequio alla legge, il Comune di Ghedi ha fatto dei rilievi per verificare la presenza del radon negli edifici di sua competenza. Qualche settimana fa l’esito: anche se di pochissimo, la palestra è al di sopra dei limiti consentiti.

Al che, per tutelare i ragazzi e i docenti (che passano alcune ore al giorno nell’edificio), Gabriella Salerno, la dirigente dell’Istituto comprensivo, aveva interdetto l’uso della palestra a studenti e insegnanti, che infatti ora utilizzano gli spazi esterni e quelli disponibili all’interno dell’Istituto.

Il Comune, invece, ha fatto una scelta diversa: visto che il pericolo è reale ma non incombente; visto che gli interessati rimangono in palestra solo un paio d’ore la settimana; visto che non c’è una struttura di riserva, avevano consentito alle società sportive di continuare ad utilizzare la palestra.

Scelte diverse, uniformate da Ats, che ha imposto l’extra omnes, cioè la chiusura della palestra per tutti: studenti, insegnanti e società sportive. Al che, ieri, gli assessori Martino Pasini e Arjeta Previzi hanno incontrato la dirigente scolastica per gestire insieme l’emergenza.

Alternative

La decisione presa è che, fino alla fine dell’anno scolastico, cioè per il tempo necessario a porre rimedio alla situazione, la palestra rimane chiusa. Però, siccome gli studenti devono fare Scienze motorie e le società sportive le loro attività, è immediatamente partita la ricerca di strutture alternative.

«Abbiamo già preso contatti con alcune realtà del paese e contiamo di chiudere la trattativa a breve - dicono Martina Pasini, Arjeta Previzi e Gabriella Salerno -. Stiamo facendo tutto il possibile per tutelare i bambini, le loro famiglie e tutti coloro che utilizzano la palestra».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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