Gavardo, torna l’ordinanza che vieta la vendita di alcolici la sera

Erik Fanetti
Sarà in vigore dall’1 giugno al 30 settembre: no anche alla vendita di qualsiasi altra bevanda in vetro. Fanno eccezione le somministrazioni con consumo all’interno dei locali
Il Municipio di Gavardo - © www.giornaledibrescia.it
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Torna a Gavardo l’ordinanza che vieta la vendita e il consumo serale di alcolici e bevande in vetro. Il sindaco Davide Comaglio ha firmato un provvedimento, valido dal 1° giugno 2025 al 30 settembre, che ricalca le misure già adottate nel 2022 e 2023 per contrastare degrado, disturbo alla quiete pubblica e abbandono di rifiuti, fenomeni frequentemente legati all’abuso di alcolici, soprattutto da parte dei più giovani nei luoghi pubblici.

L’ordinanza impone, ogni giorno dalle 20 alle 6 del mattino successivo, il divieto per tutte le attività commerciali – inclusi pubblici esercizi, negozi di vicinato, pizzerie d’asporto, gelaterie, gastronomie e take away – situate in Piazza Zanardelli, Piazza Marconi, Largo Ponte e in Via Quarena (dal civico 1 fino all’intersezione con Via Ponte Arche), di vendere per asporto o cedere a qualunque titolo, anche gratuitamente, bevande di qualsiasi tipo in contenitori di vetro e bevande alcoliche.

Fanno eccezione soltanto le somministrazioni con consumo all’interno dei locali o ai tavoli esterni di pertinenza delle attività, purché situati su suolo privato o pubblico dato in concessione e opportunamente delimitato.

Contestualmente, viene vietato a chiunque, in tutte le aree all’aperto a uso pubblico dell’intero territorio comunale – compresi i parchi – di consumare bevande in contenitori di vetro, alcoliche o meno, nella stessa fascia oraria serale e notturna.

«Purtroppo il consumo di bevande alcoliche – spiega il sindaco – è spesso collegato all'abbandono di grandi quantità di rifiuti e diventa occasione per stazionare in luoghi pubblici recando disturbo alla quiete pubblica e alla civile convivenza». Per garantire il rispetto delle nuove disposizioni, la Polizia Locale dell’Aggregazione della Valle Sabbia effettuerà controlli nei punti sensibili del paese.

Le violazioni all’ordinanza comportano una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra 25 e 500 euro, sia per gli esercenti sia per gli avventori. Nei casi più gravi o in caso di reiterazione, è prevista anche la possibilità di sospendere l’attività per un periodo fino a tre mesi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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