CronacaGarda

Al Vittoriale è tempo di cantieri, celebrazioni ed esposizioni

I progetti per Mausoleo e auditorium saranno illustrati sabato 27. Al Mas la mostra di Ferretti
Al Vittoriale si restaurano il Mausoleo e l'auditorium - © www.giornaledibrescia.it
Al Vittoriale si restaurano il Mausoleo e l'auditorium - © www.giornaledibrescia.it
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«Desidero che questo lavoro sia fatto sollecitamente»: è il titolo della festa di sabato prossimo che aprirà la stagione autunnale del Vittoriale degli Italiani, durante la quale saranno presentati nuovi interventi di tutela e salvaguardia del patrimonio architettonico e culturale della cittadella monumentale di d’Annunzio.

«La frase di Gabriele d’Annunzio che dà il nome a questa giornata – spiega il presidente della Fondazione, Giordano Bruno Guerri –, scritta all’architetto Giancarlo Maroni, indica l’impegno più gravoso assunto dal Vittoriale in questi anni: maggiore persino della pavimentazione in marmo rosso veronese del teatro».

Due cantieri

«Prima del 6 marzo 2026 – annuncia Guerri – rifaremo completamente l’auditorium, la cui struttura fu approvata da d’Annunzio, ma che venne arredato solo negli anni Settanta. L’auditorium sarà inoltre dotato di un impianto di riscaldamento e rinfrescamento».

Si tratta di un’opera rilevante dato che questo spazio, voluto dal poeta come luogo per la proiezione privata di pellicole cinematografiche, è oggi utilizzato per conferenze ed eventi. È anche uno degli spazi più visitati: qui, infatti, nella grande sala con cupola, è appeso al soffitto uno dei cimeli più ammirati e fotografati, l’aereo biposto del volo su Vienna dal quale d’Annunzio lanciò i celebri volantini sulla capitale dell’impero austro-ungarico.

L'anfiteatro del Vittoriale degli Italiani - Foto Augusto Rizza
L'anfiteatro del Vittoriale degli Italiani - Foto Augusto Rizza

Fervono i lavori anche in un altro luogo simbolo del Vittoriale, il più sacro: il Mausoleo, dove il poeta riposa circondato dai suoi fedeli compagni, tra i quali l’architetto Giancarlo Maroni. «Il Mausoleo, peraltro mai completato – annuncia Guerri –, verrà restaurato integralmente e dotato di illuminazione notturna, grazie anche al contributo di A2A». Il poeta non vide mai il Mausoleo, che Maroni progettò dopo la sua morte, nel 1939, ma fu proprio lui a scegliere, per la sua sepoltura, il luogo più alto del Vittoriale: il colle Mastio.

Queste due sono opere rilevantissime che saranno illustrate nel dettaglio durante la festa in programma sabato prossimo, 27 settembre, a partire dalle 17. Sarà anche l’occasione per altri annunci: «Raddoppieremo – anticipa Guerri –: al MAS ci saranno le opere di Dante Ferretti, lo scenografo vincitore di tre premi Oscar che ha voluto tenere al Vittoriale la sua prima mostra in Europa. Altre due mostre, di Lara Campostrini ed Emanuele Gregolin, ci accompagneranno in inverno. Tutto sarà fatto sollecitamente». Per l’occasione, come da tradizione, nel pomeriggio di festa l’ingresso al parco del Vittoriale sarà gratuito.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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