CronacaGarda

Garda, Sebino e Franciacorta: ecco le migliori passeggiate invernali

Il territorio bresciano è ricco di itinerari adatti a tutti: le temperature non troppo basse e qualche giorno a casa senza l’obbligo del lavoro possono essere uno stimolo in più per muoversi
Suggestivi scorci sul Garda
Suggestivi scorci sul Garda
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Le temperature lo concedono. E qualche giorno a casa senza l’obbligo del lavoro può essere uno stimolo in più. Il territorio bresciano è ricco di itinerari adatti a tutti: passeggiate, trekking, turismo lento. Qui vi proponiamo quelli migliori tra il Garda, l’alto Sebino e la Franciacorta.

Da Salò a Limone

Esposta a sud, sempre rivolta al sole ed affacciata sul lago, perfetta per essere percorsa anche d’inverno. La Bassa Via del Garda è uno dei trekking più suggestivi del Benaco: un percorso di 70 km, tracciato alla fine degli anni Novanta, che si snoda a mezza costa da Salò a Limone, lontano dai luoghi più frequentati in alta stagione, ideale per chi vuole camminare in tranquillità.

In aprile il sentiero diventa teatro di una gara di trail running tecnica che richiama concorrenti da tutta Europa: gli atleti lo percorrono tutto d’un fiato, i più veloci in 8 ore. Noi comuni mortali possiamo invece affrontarlo a tappe, ognuna alla portata di tutti. Qui raccontiamo la prima, che collega Salò a Toscolano Maderno. L’escursione inizia dal quartiere Carmine di Salò, dove si imbocca via San Bartolomeo. Il percorso è ben segnalato: è difficile uscire dalla traccia, basta seguire i cartelli con l’indicazione BVG. Raggiunta la statale, la si attraversa e si imbocca via del Seminario. In questo punto termina la parte urbanizzata e inizia il sentiero vero e proprio, segnalato con il numero 217, che risale le pendici del monte San Bartolomeo.

Per la manutenzione dei sentieri stanziati 150mila euro - © www.giornaledibrescia.it
Per la manutenzione dei sentieri stanziati 150mila euro - © www.giornaledibrescia.it

A quota 350 metri, dopo 40 minuti di cammino, la salita conduce a uno sperone roccioso che sporge dal pendio, la «Corna», da cui si domina il golfo di Salò e le insenature che disegnano il profilo del basso lago. Una sosta è d’obbligo, prima di raggiungere la chiesetta di San Bartolomeo per poi scendere alla frazione di Serniga e puntare verso San Michele, dove è possibile fare rifornimento di cibo e bevande. Si procede poi lungo una strada asfaltata, via della Calma, sempre affacciata sul Garda, tra colline coperte di ulivi e cipressi. Siamo così a Bezzuglio, suggestiva frazione collinare di Toscolano Maderno, caratterizzata da angoli particolarmente affascinanti, tra antiche limonaie, case in pietra e rustici ristrutturati. Attraversato l’abitato e raggiunta la fontana poco sopra la chiesetta, si prosegue lungo il viottolo in direzione di Montemaderno.

La vista sul lago di Garda - © www.giornaledibrescia.it
La vista sul lago di Garda - © www.giornaledibrescia.it

Ignorando le deviazioni laterali e proseguendo diritti, si attraversa con andamento altalenante una zona a uliveto fino a una cascina agricola. Superato il torrente Vesegna, poco più avanti si incontra una caratteristica cascatella; continuando ancora si raggiungono i margini della località di Sanico. È giunto il momento di scendere verso la Valle delle Cartiere, costellata dai ruderi degli opifici in cui, sin dal Trecento, si fabbricava la carta. Ma prima, con una breve deviazione dalla stradina principale, è possibile raggiungere la chiesetta di San Martino, accanto a un minuscolo cimitero.

Palazzolo Mafizzoli © www.giornaledibrescia.it
Palazzolo Mafizzoli © www.giornaledibrescia.it

Ritornati sui propri passi, si seguono i cartelli del segnavia numero 18 lungo il sentiero che scende nella Valle delle Cartiere fino al fondovalle, in località Maina di Sopra. Il paesaggio è curioso: la valle è punteggiata da fabbricati cadenti o ridotti a ruderi, le antiche cartiere, simbolo di un passato produttivo che per secoli ha caratterizzato l’economia di Toscolano. Procedendo verso la riviera, dopo aver superato due brevi gallerie, si raggiunge la meta: il centro abitato di Toscolano Maderno. Arrivati in paese, è possibile raggiungere comodamente la fermata del bus che, in assenza di un’auto di appoggio, consente un agevole rientro a Salò, punto di partenza dell’escursione.

Il trekking, come detto, prosegue con altre quattro tappe, tutte particolarmente suggestive e adatte ad essere percorse in ogni periodo dell’anno. L’intero sentiero è ben segnalato e in ottime condizioni; per un cammino ancora più tranquillo è possibile scaricare le tracce GPX dal sito bassaviadelgarda.com, dove si trovano anche informazioni dettagliate su ogni tappa.

Nel parco dell’Alto Sebino

Per esperti e principianti, in solitaria o con la famiglia. Ci sono percorsi ed itinerari per tutti i gusti nel parco Alto Sebino – che ricade nei comuni di Bossico, Castro, Costa Volpino, Lovere, Pianico, Rogno, Sovere, con l’aggiunta, a seguito dell’ampliamento, dei comuni di Fonteno, Riva di Solto e Solto Collina.

La grande varietà di ambienti con vocazioni che vanno dal naturale al turistico per giungere ad attività di tipo agro-silvo-pastorale si trova in un buon stato di equilibrio ecologico e produttivo. Tra i percorsi consigliati figurano quello dell’anello naturalistico del monte Cala (due ore di facile percorrenza da Lovere), il sentiero dei Caprioli (suggestivo percorso panoramico da Volpino, di media difficoltà per tre ore e mezza), il sentiero dei Colli (partenza da Fonteno, la durata indicata è di 5 ore e mezza) e il sentiero di Montanari, che si dipana tra storia e natura per 4 ore di percorso.

Escursioni per tutti, anche per le famiglie
Escursioni per tutti, anche per le famiglie

Sempre a Lovere, invece, degno di nota è il sentiero dei Rifugio – quattro ore di cammino lungo un percorso di media difficoltà. I siti specializzati indicano poi il sentiero dell’Altopiano, della Memoria e delle Malghe come tre alternative di escursioni di diversi livelli di difficoltà. Infine, degni di nota sono il sentiero naturalistico della Valle dell’Orso (due ore e mezza di facile percorrenza) e il sentiero panoramico Natura del Sebino (per il quale invece bastano due ore di cammino, sempre facile e accessibile).

Insomma, per gli amanti della natura un salto nel parco dell’alto Sebino in questo mese di ottobre potrebbe riservare grandi sorprese. D’altronde il contesto dell’area naturale è suggestivo: la complessa geografia del locale, a seconda delle particolari situazioni topografiche e della presenza mitigante del lago, la frammentazione degli ambienti con differenti caratteristiche ecologiche, la ripartizione per fasce altitudinali, ha portato ad una notevole e molteplice presenza di specie vegetali anche di carattere endemico. Altrettanto è stata l'influenza sulla fauna, ricca e diversificata.

In Franciacorta

Anche dicembre può essere il mese giusto per scoprire la Franciacorta a piedi. Anzi, lungo i circa 67 i chilometri ufficiali di itinerari dedicati alle passeggiate in queste settimane è possibile godere di atmosfere invernali inedite, sempre immersi nella natura. La passeggiata lungo il torrente Gandovere, ad esempio, prevede la partenza dalla frazione Valle di Ome, alla volta di ponticelli, campagne, mulini medievali e orti botanici. Lungo il torrente Gaina, invece, la partenza è da Monticelli. In un attimo ci si immerge tra i vigneti e gli ulivi, per poi ritrovarsi in uno spettacolare canyon.

Sentieri avvolti nella nebbia, che tagliano campi ricoperti di brina o leggermente imbiancati
Sentieri avvolti nella nebbia, che tagliano campi ricoperti di brina o leggermente imbiancati

Si incontreranno in successione il caratteristico «Mostasù», un’altra bella cascata e, poco sopra, un ampio prato con area pic-nic. C’è poi l’itinerario ai piedi del monte Orfano, molto panoramico, adatto sia agli adulti che ai ragazzi. L’escursione ha origine a Rovato in via Piedimonte, nei pressi del Santuario della Madonna di Santo Stefano, più avanti si giunge alla cascina Genovesina con ampi panorami sui sottostanti vigneti in direzione di Coccaglio. Avanzando sul crinale, con estese vedute sulla Franciacorta e sulle Prealpi, si raggiungono la Madonnina e in seguito una piazzola di atterraggio elicotteri nei pressi della cima, denominata Croce Villa di Erbusco.

Su questo comodo prato è possibile fermarsi per una sosta per poi costeggiare i campi e i vigneti e godendo di diversi panorami del Monte Orfano, magari imbiancato. C’è poi l’itinerario di Erbusco: si parte da piazza della Chiesa, via Castello e via Campanili, al termine della quale ci s’inoltra nella campagna su una strada asfaltata. Si seguono le indicazioni MS per circa mezz’ora superando un incrocio con cinque strade, il monastero di San Bernardino e procedendo ai margini di un bosco per vigneti, vecchi cascinali e muretti a secco fino a incrociare la strada asfaltata. Qui si può scegliere se riprendere il tragitto o continuare per la strada principale che conduce in paese.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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