CronacaBassa

Piccoli inventori crescono, a San Paolo la sfida dei robot a scuola

Francesco Venturini
La prima gara di robotica della Bassa ha visto competere le creazioni di bimbi tra 7 e 12 anni
La gara a San Paolo organizzata dal docente Sukhpreet Singh
La gara a San Paolo organizzata dal docente Sukhpreet Singh
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Circa venti bambini, di età compresa tra i 7 e i 12 anni, hanno animato la prima gara di robotica della Bassa Bresciana, portando con sé una decina di progetti tecnologici frutto di mesi di lavoro. L’iniziativa si è svolta nella palestra della scuola media di via Papa Giovanni XXIII a San Paolo, sotto la guida dell’insegnante e ideatore del corso «Io Robot», Sukhpreet Singh, e alla presenza di giudici d’eccezione provenienti dall’Università Statale.

I giovanissimi hanno presentato con orgoglio le loro creazioni, sfidandosi in una competizione vivace, ricca di colpi di genio e di inventiva. «Questa gara nasce da un progetto avviato circa un anno fa – ha spiegato Singh –. Con i nostri primi corsi di robotica educativa, in collaborazione con l’Università, abbiamo permesso ai ragazzi di mettere in pratica i concetti appresi a scuola. È emozionante vedere il loro entusiasmo: spesso sono loro a suggerirmi come migliorare i progetti, individuando in anticipo eventuali problemi. Inoltre, utilizzano una terminologia avanzata per la loro età, segno di un apprendimento profondo».

Alla manifestazione ha partecipato anche il sindaco Alberto Pedretti, accompagnato dagli assessori: «La robotica educativa non è solo tecnologia – ha commentato il primo cittadino davanti a un folto pubblico –: è un approccio didattico che insegna a progettare e costruire robot, andando oltre le competenze tecniche. Stimola creatività, problem solving e lavoro di squadra, unendo teoria e pratica. Questa iniziativa è il risultato di un impegno condiviso tra l’Amministrazione comunale, che sostiene da sempre la crescita culturale e tecnologica, e il progetto Io Robot. Ma i veri protagonisti sono i bambini: con passione e impegno, dimostrano che la tecnologia non è un privilegio per pochi, ma uno spazio aperto a chiunque voglia esplorare, imparare e creare».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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