A Frontignano chiude l’unico alimentari: «Troppe spese, non ce la faccio»

Frontignano ha perso l’unica bottega di alimentari che aveva. Pur avendo ancora voglia di lavorare, Elena Gallarini, la titolare, ha gettato la spugna: «Troppe spese – spiega –. Frontignano è un piccolo centro, peraltro vissuto soprattutto da anziani: i giovani, che lavorano in altri comuni, fanno la spesa fuori. Il giro d’affari non mi consentiva più di pagare le bollette, quindi, a malincuore, ho abbassato la serranda». Peccato: non solo perché ora, per fare la spesa, gli anziani dovranno spostarsi; e non per tutti sarà facile. Ma anche perché questo negozio a conduzione familiare era decisamente storico.
Storia
Aveva iniziato Battista Gallarini, nonno di Elena, nei primi anni ‘40 del secolo scorso: vendeva alimentari, pane e sigarette. Come era consuetudine a quei tempi, all’occorrenza faceva anche da bar: servizio completo, insomma. Dopo un breve passaggio ad altra persona, nel ‘63 era subentrata Angiolina, la mamma di Elena, che, dopo tanto lavoro e tanta dedizione, 15 anni fa ha lasciato il negozio alla figlia .
Dal 2010 a Frontignano Elena è stata il punto di riferimento per chi aveva bisogno di alimentari, ma anche di quaderni ed altro ancora. Aveva mantenuto anche la rivendita delle sigarette. «Da tempo faticavo per tenere aperto – confessa Elena –, ma ho sempre resistito. Tra l’altro due anni fa è deceduto mio marito, che mi aiutava a gestire il negozio: senza di lui è impossibile tirare avanti. Anche fisicamente. Davvero ora non ce la faccio…».
Dispiacere
I clienti più affezionati, confessa Elena, «mi hanno chiesto di tenere aperto almeno mezza giornata. Ci ho pensato, perché all’idea di chiudere mi si stringeva il cuore. Ma è impossibile – spiega –, perché l’apertura part time avrebbe peggiorato la situazione: gli incassi sarebbero diminuiti, mentre le bollette da pagare sarebbero rimaste come prima. Mi spiace, ma non ho avuto scelta…».
Con la bottega di Elena se n’è andato un pezzo di storia. I giovani gireranno presto pagina; anzi, probabilmente l’hanno già girata. Per gli anziani sarà più difficile: per loro, nati e cresciuti col negozio dei Gallarini, quella serranda abbassata ha il triste profumo di una cosa buona che non tornerà più.
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